“La “Giornata della Memoria” dei giornalisti italiani uccisi nel dopoguerra dalla criminalità mafiosa e dal terrorismo organizzata dall'Unci (l'Unione Nazionale dei cronisti italiani), che si terrà sabato 3 maggio a Cagliari, sarà il principale appuntamento nazionale con partecipazione della Federazione della Stampa per la Giornata mondiale della libertà di stampa. Per il sindacato dei giornalisti, il ricordo di quanti, in Italia, hanno perso la vita colpiti dalla violenza criminale e dal terrorismo, per spegnerne le loro voci di libertà e intimidire tutta l’informazione, è un omaggio di riconoscenza unito all’impegno permanente per la libertà.
Il loro sacrificio deve essere continuamente elaborato per una rinnovata testimonianza civile e culturale, tesa a qualificare la professione del giornalismo e a sottrarre i media dalle minacce e dai condizionamenti impropri di ogni forma di violenza e di ogni intrusione sul terreno delle autonomie professionali. La sfida è sempre quella per la disponibilità di una informazione leale, credibile e affidabile in qualsiasi contesto sociale e politico.
Ancora oggi nel mondo tanti sono i giornalisti uccisi, sequestrati, sottratti al loro lavoro di testimoni di verità e agli affetti dei propri cari. Solo nei primi mesi di quest’anno – denuncia la Federazione Internazionale dei Giornalisti, Ifj - sono caduti 26 giornalisti nel mondo.
Con la giornata mondiale dell’Unesco si propone uno stesso tema alla comunità internazionale, quello della libertà di movimento e di pieno esercizio della professione dei giornalisti, unito a quello della loro sicurezza.
La Fnsi, con l’Unci e con tutte le organizzazioni di categoria, è in piena sintonia con i programmi e le attività del proprio sindacato internazionale. Non a caso la Ifj, nei prossimi giorni a Parigi, sarà presente, con il contributo italiano, alla Conferenza annuale dell’Unesco, attraverso iniziative di particolare dedizione ai temi della sicurezza e della lotta all’impunità per i crimini compiuti in danno dei giornalisti.
In Italia tengono banco le minacce della criminalità organizzata ma anche di quelle di ambiti della politica e di poteri economici “infiltrati”, che sempre più spesso sono protagonisti o alle spalle di azioni di minaccia violenta per imporre bavagli e oscurare notizie di verità. Non c’è zona del Paese che sia esente. L’ennesimo avvertimento con il danneggiamento della sua auto nell'alto milanese, a Ester Castano, impegnata sulle cronache delle narcomafie, è l’ultimo allarme in ordine di tempo. Rinnoviamo a lei e a tutti i colleghi che ogni giorno subiscono ritorsioni o sono costretti a vivere sotto scorta, tutta la nostra solidarietà e la tutela della voce collettiva della categoria che non farà passare sotto silenzio mai alcun tentativo di bavaglio, anche il più violento.
È sempre più tempo di capire quanto sia importante la libertà di stampa per le libertà di tutti. Ricordando domani i nostri caduti (da Tobagi a Pippo Fava, da Siani, Impastato e Spampinato a Casalegno, solo per citarne alcuni di una lunga lista) nel Palazzo Civico di Cagliari - come tutti i Municipi primo riferimento della nostra democrazia istituzionale – vogliamo mettere al centro il sacrificio nel lavoro onesto e serio della stragrande maggioranza dei giornalisti e il ruolo della pluralità dei media per la convivenza civile, il buon governo della cosa pubblica, la serenità e la sicurezza di tutti i cittadini. Per la dignità del lavoro di tutti.
Viva il 3 Maggio, Giornata mondiale della libertà di stampa, Giornata nazionale dei giornalisti caduti per l'autonomia e la libertà del loro lavoro!”
LA CERIMONIA SI SVOLGERÀ SABATO 3 MAGGIO NEL PALAZZO COMUNALE
A CAGLIARI LA GIORNATA DELLA MEMORIA DEI CRONISTI UCCISI
La “Giornata della Memoria” dei giornalisti italiani uccisi nel dopoguerra dalla criminalità mafiosa e dal terrorismo sarà celebrata il tre maggio prossimo a Cagliari. La celebrazione si svolgerà nella Sala consiliare del Palazzo Civico di Via Roma con inizio alle ore 11.00. L'Unci (Unione Nazionale Cronisti Italiani), ha promosso l’iniziativa in concomitanza con la “Giornata della Libertà dell'informazione” decretata dall'Assemblea Generale dell'Onu nel 1993 e sostenuta dall'Unesco.
I cronisti organizzano la “Giornata della memoria” dal 2008 d'intesa con la Federazione nazionale della Stampa e l'Ordine nazionale dei giornalisti anche per testimoniare la solidarietà dei giornalisti italiani a quanti, ancora oggi, subiscono intimidazioni e minacce per assolvere al diritto-dovere di informare e per ricordare le centinaia di colleghi che alla libertà di stampa hanno sacrificato la vita nel resto del mondo
La manifestazione annuale per tenere viva la memoria del sacrificio di tutti i giornalisti vittime della violenza è stata celebrata la prima volta a Roma nel 2008, l’anno successivo si è svolta a Napoli, nel 2010 a Milano, nel 2011 a Genova, nel 2012 a Palermo e lo scorso anno a Perugia. Quest’anno l’organizzazione è stata affidata all’Associazione della Stampa sarda e al Gruppo sardo cronisti e si svolgerà sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale.
Nella sala del Consiglio comunale i giornalisti caduti o feriti nel compimento del loro dovere professionale saranno ricordati attraverso le testimonianze di familiari e dei colleghi che li hanno conosciuti. Tra essi Alberto Spampinato, direttore di “Ossigeno per l'informazione”, giornalista e fratello di Giovanni Spampinato, ucciso nel 1972 a Ragusa. E poi: i familiari di Peppino Impastato (la cui storia è stata diffusa dal film di Marco Tullio Giordana “I cento passi”), Mario Francese (per l’omicidio sono stati condannati i boss di Cosa Nostra) , Pippo Fava (“il giornalista che dava fastidio anche da morto”) e Franco Piccinelli (gambizzato dalle Br a Torino negli anni Settanta).
Interverranno Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, Giovanni Rossi e Franco Siddi, presidente e segretario generale della Fnsi, Enzo Jacopino, presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, Maria Francesca Chiappe, presidente del Gruppo cronisti sardi, Filippo Peretti presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna e Francesco Birocchi presidente dell’Associazione stampa sarda. Chiuderà i lavori Guido Columba, presidente nazionale dell’Unione cronisti. Cagliari, 29 aprile 2014