Sarà pagata entro il prossimo mese di marzo la prima tranche dell'indennità "ex fissa". Ai giornalisti in pensione e in attesa degli importi già maturati saranno accreditati 10mila euro a testa. Con l'approvazione dei ministeri del lavoro e dell'economia, avvenuta in questi giorni, è diventata operativa la delibera dell'Inpgi.
In attuazione delle
intese sottoscritte fra
e ,
l'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani erogherà un primo
prestito di 12 milioni di euro (su un totale di 35 milioni concordati) al Fondo
integrativo contrattuale per garantire il pagamento dell'"ex fissa".
Il Fondo, come si ricorderà, era diventato incapiente, costringendo centinaia
di giornalisti ad attendere anni per vedersi riconosciuta la prestazione.
Il contratto nazionale di lavoro sottoscritto il 24 giugno riformato l'ex
fissa, introducendo una nuova regolamentazione. Questi i punti più importanti
del nuovo regolamento.
Ai giornalisti in pensione che hanno chiesto la liquidazione della "ex
fissa" entro il 31 luglio 2014 sarà erogata integralmente la somma
maturata, in più ‘tranches’: 10mila euro entro marzo 2015; primo rateo della
somma restante entro la fine del 2015. Le rate saranno pagate mediamente in 12
anni, tenendo presenti l'importo maturato, l'età del giornalista e i tempi di
attesa.
Ai giornalisti che, al 31 dicembre 2014, hanno maturato un'anzianità aziendale di
almeno 15 anni sarà riconosciuta, al momento del pensionamento, l'indennità
"ex fissa" calcolata sulla media retributiva degli ultimi 15 anni,
fino a un tetto massimo di 65mila euro. Anche in questo caso, le somme maturate
saranno erogate a rate.
I giornalisti che, al 31 luglio 2014, hanno maturato fra i 10 anni e i 14 anni
di anzianità aziendale avranno diritto, in caso di dimissioni, ad un'indennità
"ex fissa" pari ad una cifra variabile fra i 2mila e i 10mila euro.
In caso di risoluzione del rapporto di lavoro per causa diversa dalle
dimissioni avranno invece diritto ad un'indennità di mancato preavviso nella
misura di 8 mensilità.
A questi ultimi giornalisti, a tutti coloro che, al 31 luglio 2014, avevano
meno di 10 anni di anzianità aziendale e a tutti gli assunti dal 1 agosto 2014,
se iscritti al fondo di pensione complementare, sarà inoltre riconosciuto un
contributo dello 0,25 per cento mensile in aggiunta al contributo dell'1 per
cento già a carico degli editori. Roma, 11 febbraio 2015
APPROVATO IL FINANZIAMENTO EX FISSA
SOSPESI I MUTUI, RESTANO I PRESTITI
Il Consiglio di amministrazione dell’Inpgi nella sua odierna
seduta - recependo una nota dei Ministeri vigilanti datata 6 febbraio 2015 - ha
definitivamente perfezionato e reso quindi operativa la delibera 76/2014 con la
quale, nello scorso mese di dicembre, veniva concesso un finanziamento al
Fondo integrativo contrattuale “ex fissa”, non più in grado di garantire la
regolare liquidazione della prestazione a causa della forte crisi del settore
editoriale.
Grazie a tale provvedimento sarà, quindi, possibile - già
nel prossimo mese di marzo - liquidare un acconto lordo di 10.000 euro a tutti
i giornalisti che hanno maturato il diritto e chiesto la liquidazione della
c.d. “Ex Fissa” alla data del 31 luglio 2014. Il capitale residuo sarà
rateizzato secondo un piano di ammortamento - che partirà entro il 2015 e avrà
una durata media di 12 anni – stilato sulla base di elementi quali: anzianità
di iscrizione al fondo, ammontare della prestazione e età del giornalista
Tutti coloro che non hanno presentato la domanda di pensione
e quindi di liquidazione della quota del Fondo alla data del 31/07/2014, saranno
ammessi – al momento della domanda di pensione - ad un piano di rateizzo, anche in questo caso
determinato da: anzianità di iscrizione al fondo, ammontare della prestazione e
età del giornalista.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Inpgi ha inoltre deciso
di sospendere temporaneamente per l’anno 2015 la concessione di mutui
ipotecari, mantenendo in essere il servizio di erogazione dei prestiti nella
misura massima di 5 milioni di euro, associata ad un tetto di erogazione per
singola richiesta di 30 mila euro restituibili in un arco temporale fino a
sette anni.
La decisione deriva dalla necessità di avere a disposizione
maggiore liquidità alla luce di un bilancio 2014 dal quale emerge uno
squilibrio tra contributi e prestazioni di oltre 90 milioni di euro, al quale
si è fatto fronte attraverso il rendimento del patrimonio.
Il Cda ha ritenuto prevalente l’interesse collettivo
rispetto ad un utile servizio fornito ai colleghi. Allo stesso tempo l’Istituto
è attivamente impegnato alla definizione e diffusione di convenzioni con il
sistema bancario che possano mettere a disposizioni degli iscritti condizioni
di mutuo di particolare favore in un mercato che registra tassi al minimo
storico. Roma, 11 febbraio 2015
EX FISSA, LA MAGISTRATURA CONFERMA LA CORRETTEZZA DELLA FNSI
Le recenti sentenze di merito del Tribunale di
Roma confermano la legittimità delle intese contrattuali raggiunte
tra la Federazione nazionale della Stampa e la Federazione degli Editori sulla
erogazione dell’indennità ex fissa. Come è noto, nei mesi
scorsi, in sede di rinnovo del contratto nazionale di lavoro era stato
modificato l’accordo sulle prestazioni previdenziali integrative (ex
fissa), introducendo il criterio dell'erogazione rateale delle
prestazioni già maturate. Un atto dovuto, vista la necessità di
fronteggiare la scarsa disponibilità finanziaria dell’apposito fondo e di garantire il
diritto a tutti i colleghi in lista di attesa.
Contro questo accordo alcuni giornalisti avevano richiesto all’Inpgi, con
decreto ingiuntivo, in alcuni casi esecutivo, il pagamento integrale
dell’indennità maturata. Dopo quella di ieri, oggi è arrivata un’altra
sentenza che cancella l’esecutività di un altro dei decreti
ingiuntivi emessi nei mesi scorsi, confermando che l’Inpgi ha svolto
e svolge il ruolo di mero ente gestore per conto terzi dell’ex fissa e
che la materia deve ritenersi regolata dagli accordi sottoscritti dalle
parti sociali.
"È auspicabile - dichiara Raffaele Lorusso, segretario generale
della Fnsi - che anche negli altri giudizi ancora in corso la magistratura
voglia continuare a riconoscere ed affermare questi principi, che confermano la
correttezza, anche sul piano giuridico, dell’impegno del sindacato
dei giornalisti nella tutela dei diritti di oltre 1.200 colleghi in lista di
attesa, che si erano visti scavalcare in graduatoria da quanti avevano
preferito la scorciatoia del ricorso giudiziario per vedere soddisfatta la pur
legittima pretesa di liquidazione dell'ex fissa". Roma, 20 febbraio 2015