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Giornalisti 20 Feb 2015

Via libera al pagamento dell'indennità “ex fissa”. Magistratura conferma la correttezza della Fnsi

Sarà pagata entro il prossimo mese di marzo la prima tranche dell'indennità "ex fissa". Ai giornalisti in pensione e in attesa degli importi già maturati saranno accreditati 10mila euro a testa. Con l'approvazione dei ministeri del lavoro e dell'economia, avvenuta in questi giorni, è diventata operativa la delibera dell'Inpgi.

Sarà pagata entro il prossimo mese di marzo la prima tranche dell'indennità "ex fissa". Ai giornalisti in pensione e in attesa degli importi già maturati saranno accreditati 10mila euro a testa. Con l'approvazione dei ministeri del lavoro e dell'economia, avvenuta in questi giorni, è diventata operativa la delibera dell'Inpgi.

In attuazione delle intese sottoscritte fra e , l'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani erogherà un primo prestito di 12 milioni di euro (su un totale di 35 milioni concordati) al Fondo integrativo contrattuale per garantire il pagamento dell'"ex fissa". Il Fondo, come si ricorderà, era diventato incapiente, costringendo centinaia di giornalisti ad attendere anni per vedersi riconosciuta la prestazione.
Il contratto nazionale di lavoro sottoscritto il 24 giugno riformato l'ex fissa, introducendo una nuova regolamentazione. Questi i punti più importanti del nuovo regolamento.
Ai giornalisti in pensione che hanno chiesto la liquidazione della "ex fissa" entro il 31 luglio 2014 sarà erogata integralmente la somma maturata, in più ‘tranches’: 10mila euro entro marzo 2015; primo rateo della somma restante entro la fine del 2015. Le rate saranno pagate mediamente in 12 anni, tenendo presenti l'importo maturato, l'età del giornalista e i tempi di attesa.
Ai giornalisti che, al 31 dicembre 2014, hanno maturato un'anzianità aziendale di almeno 15 anni sarà riconosciuta, al momento del pensionamento, l'indennità "ex fissa" calcolata sulla media retributiva degli ultimi 15 anni, fino a un tetto massimo di 65mila euro. Anche in questo caso, le somme maturate saranno erogate a rate.
I giornalisti che, al 31 luglio 2014, hanno maturato fra i 10 anni e i 14 anni di anzianità aziendale avranno diritto, in caso di dimissioni, ad un'indennità "ex fissa" pari ad una cifra variabile fra i 2mila e i 10mila euro. In caso di risoluzione del rapporto di lavoro per causa diversa dalle dimissioni avranno invece diritto ad un'indennità di mancato preavviso nella misura di 8 mensilità.
A questi ultimi giornalisti, a tutti coloro che, al 31 luglio 2014, avevano meno di 10 anni di anzianità aziendale e a tutti gli assunti dal 1 agosto 2014, se iscritti al fondo di pensione complementare, sarà inoltre riconosciuto un contributo dello 0,25 per cento mensile in aggiunta al contributo dell'1 per cento già a carico degli editori. Roma, 11 febbraio 2015

APPROVATO IL FINANZIAMENTO EX FISSA
SOSPESI I MUTUI, RESTANO I PRESTITI
Il Consiglio di amministrazione dell’Inpgi nella sua odierna seduta - recependo una nota dei Ministeri vigilanti datata 6 febbraio 2015 - ha definitivamente perfezionato e reso quindi operativa la delibera 76/2014 con la quale, nello scorso mese di dicembre,  veniva concesso un finanziamento al Fondo integrativo contrattuale “ex fissa”, non più in grado di garantire la regolare liquidazione della prestazione a causa della forte crisi del settore editoriale.
Grazie a tale provvedimento sarà, quindi, possibile - già nel prossimo mese di marzo - liquidare un acconto lordo di 10.000 euro a tutti i giornalisti che hanno maturato il diritto e chiesto la liquidazione della c.d. “Ex Fissa” alla data del 31 luglio 2014. Il capitale residuo sarà rateizzato secondo un piano di ammortamento - che partirà entro il 2015 e avrà una durata media di 12 anni – stilato sulla base di elementi quali: anzianità di iscrizione al fondo, ammontare della prestazione e età del giornalista
Tutti coloro che non hanno presentato la domanda di pensione e quindi di liquidazione della quota del Fondo alla data del 31/07/2014, saranno ammessi – al momento della domanda di pensione -  ad un piano di rateizzo, anche in questo caso determinato da: anzianità di iscrizione al fondo, ammontare della prestazione e età del giornalista.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Inpgi ha inoltre deciso di sospendere temporaneamente per l’anno 2015 la concessione di mutui ipotecari, mantenendo in essere il servizio di erogazione dei prestiti nella misura massima di 5 milioni di euro, associata ad un tetto di erogazione per singola richiesta di 30 mila euro restituibili in un arco temporale fino a sette anni.
La decisione deriva dalla necessità di avere a disposizione maggiore liquidità alla luce di un bilancio 2014 dal quale emerge uno squilibrio tra contributi e prestazioni di oltre 90 milioni di euro, al quale si è fatto fronte attraverso il rendimento del patrimonio.
Il Cda ha ritenuto prevalente l’interesse collettivo rispetto ad un utile servizio fornito ai colleghi. Allo stesso tempo l’Istituto è attivamente impegnato alla definizione e diffusione di convenzioni con il sistema bancario che possano mettere a disposizioni degli iscritti condizioni di mutuo di particolare favore in un mercato che registra tassi al minimo storico. Roma, 11 febbraio 2015

EX FISSA, LA MAGISTRATURA CONFERMA LA CORRETTEZZA DELLA FNSI
Le recenti sentenze di merito del Tribunale di Roma confermano la legittimità delle intese contrattuali raggiunte tra la Federazione nazionale della Stampa e la Federazione degli Editori sulla erogazione dell’indennità ex fissa. Come è noto, nei mesi scorsi, in sede di rinnovo del contratto nazionale di lavoro era stato modificato l’accordo sulle prestazioni previdenziali integrative (ex fissa), introducendo il criterio dell'erogazione rateale delle prestazioni già maturate. Un atto dovuto, vista la necessità di fronteggiare la scarsa disponibilità finanziaria dell’apposito fondo e di garantire il diritto a tutti i colleghi in lista di attesa.
Contro questo accordo alcuni giornalisti avevano richiesto all’Inpgi, con decreto ingiuntivo, in alcuni casi esecutivo, il pagamento integrale dell’indennità maturata. Dopo quella di ieri, oggi è arrivata un’altra sentenza che cancella l’esecutività di un altro dei decreti ingiuntivi emessi nei mesi scorsi, confermando che l’Inpgi ha svolto e svolge il ruolo di mero ente gestore per conto terzi dell’ex fissa e che la materia deve ritenersi regolata dagli accordi sottoscritti dalle parti sociali.
"È auspicabile  - dichiara Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi - che anche negli altri giudizi ancora in corso la magistratura voglia continuare a riconoscere ed affermare questi principi, che confermano la correttezza, anche sul piano giuridico, dell’impegno del sindacato dei giornalisti nella tutela dei diritti di oltre 1.200 colleghi in lista di attesa, che si erano visti scavalcare in graduatoria da quanti avevano preferito la scorciatoia del ricorso giudiziario per vedere soddisfatta la pur legittima pretesa di liquidazione dell'ex fissa". Roma, 20 febbraio 2015

@fnsisocial

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