È stato accolto in pieno il ricorso per comportamento antisindacale presentato dal Sindacato unitario giornalisti della Campania in seguito all'operazione che portò al licenziamento di tutti i giornalisti e i poligrafici della Città di Salerno. Nel febbraio del 2019 i venti dipendenti furono messi alla porta da Edizioni Salernitane Srl, ma dopo pochi giorni il giornale tornò in edicola con un'altra redazione con un'altra società che faceva riferimento agli stessi editori.
Il giudice del lavoro del Tribunale di Salerno Antonio Cantillo ha accolto in pieno la ricostruzione fatta dall'avvocato del Sugc, Luigi De Martino, e ha dichiarato la «condotta antisindacale» dell'editore nel trasferimento del ramo d'azienda non avendo correttamente informato il sindacato e senza dare ai lavoratori le necessarie garanzie previste dalla legge.
«Quella del giudice del lavoro è una decisione importante – affermano Raffaele Lorusso e Claudio Silvestri, segretario generale della Fnsi e segretario del Sugc – che ripristina la verità su un episodio scandaloso e su operazioni spregiudicate fatte in spregio dei diritti dei lavoratori. Operazioni sulle quali, a seguito di un dossier presentato dal Sugc, indaga anche la Procura di Salerno. Nel 2019 fu lo stesso Congresso nazionale della Stampa italiana a chiedere un intervento forte sulla questione della Città. La battaglia di quei lavoratori, tuttavia, non finisce qui, il Sindacato continuerà ad affiancarli in ogni sede».
PER APPRONFONIRE
Di seguito il decreto di condanna del Tribunale di Salerno – Sezione Lavoro.