«Prima le dichiarazioni su "certa stampa manipolata" nel programma tv 'Anni 20' di Rai Due, poi le dichiarazioni a 'Zapping' su Rai Radio1: anche per l'assessore alla Salute della Puglia, Pier Luigi Lopalco, nelle stesse ore in cui lo dichiarava il presidente Emiliano, la responsabilità della gestione della pandemia in Puglia è dei giornalisti. I quali commettono l'errore di dare notizie (come i repentini cambiamenti delle circolari sulla campagna vaccinale) e, a suo dire, diffondono "interpretazioni sbagliate sulle testate locali" rispetto alla decisione, assunta dalla Regione, di affidare il perno della cabina di regia anti-Covid, la distribuzione dei vaccini, alla Protezione civile, di fatto spodestando l'assessore». È quanto scrivono, in una nota congiunta, Ordine dei giornalisti e Associazione della Stampa di Puglia.
«A nulla è servito, evidentemente, ricordare al Governatore della Puglia – proseguono – che screditare un'intera categoria professionale non farà svanire le proteste di cittadini, sindacati, operatori sanitari, parlamentari e consiglieri regionali sulle responsabilità in capo a chi amministra la difficile gestione della pandemia. Né, probabilmente, servirà ricordare ora all'assessore-epidemiologo che è decisamente più difficile governare questi processi che sentenziare dietro una cattedra universitaria o davanti ad una telecamera sui giornalisti "brutti e cattivi" che provano a svolgere semplicemente il proprio mestiere. Dare notizie e informare i cittadini anche quando quelle notizie non piacciono è un dovere a cui questa categoria professionale, così sbeffeggiata dai pubblici poteri, non intende sottrarsi. E le testate locali pugliesi continueranno a farlo, con autonomia e libertà, nella stessa maniera in cui lo fanno le autorevoli testate internazionali che hanno evidenziato, nei giorni scorsi, gli scarsi risultati della Puglia nella campagna vaccinale».
L'assessore, concludono sindacato e Odg regionali, «invece di preoccuparsi di presunti "attacchi" nei suoi confronti da parte della stampa "nemica", si preoccupi di dare risposte chiare e certe ai cittadini dai quali è stato eletto sul gran numero di presunti "furbetti", sui fragili rimasti indietro, sui medici di base che lamentano scarsa dotazione di dosi, sulle code davanti agli hub vaccinali e le attese di chi si era inutilmente prenotato. Insomma sull'impegno che è chiamato ad onorare non con numeri e statistiche in un talk show, ma nel governo della salute dei pugliesi».