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Usigrai 16 Mag 2007

Usigrai: “Per la radio interventi seri e efficaci”

''E' forte il timore che, con la così detta Società autonoma della Radio ancora una volta si voglia procedere alla moltiplicazione delle poltrone, quando invece i problemi della radio sono ormai gravissimi e esigono analisi approfondite e interventi seri ed efficaci'': lo dice una nota del Laboratorio Radio dell'Usigrai.

''E' forte il timore che, con la così detta Società autonoma della Radio ancora una volta si voglia procedere alla moltiplicazione delle poltrone, quando invece i problemi della radio sono ormai gravissimi e esigono analisi approfondite e interventi seri ed efficaci'': lo dice una nota del Laboratorio Radio dell'Usigrai.

Si fa presente, nella nota, che ''la perdita degli ascolti è drammatica: a fronte di un aumento generale (oltre 38 milioni di ascoltatori nel giorno medio), i canali Rai vedono diminuire l'audience; che ''RadioUno fatica a difendere il suo primato e subisce attacchi quotidiani alla sua missione informativa di servizio pubblico''; che ''Gr Parlamento, per paradossale che possa sembrare, solo raramente propone un'informazione pluralista. Isoradio, canale di pubblica utilità destinato ad aiutare i cittadini nella loro mobilità, offre un'informazione condizionata dalla Società Autostrade. Tutti i canali Rai hanno problemi di ricezione del segnale. La concessionaria di pubblicità non raccoglie clienti in funzione del mezzo radiofonico. La quota del canone che l'Azienda destina alla radio è ancora oggi avvolta nel mistero''. Premesso che ''i giorni che sta vivendo la Rai sono tra i più bui della sua storia'' e che ''da tempo i giornalisti della Radio denunciano la clamorosa e antieconomica disattenzione dell'Azienda nei confronti della radiofonia'', l'Usigrai dice ''no a qualunque ipotesi di riorganizzazione formale che non contenga un progetto chiaro e condiviso finalizzato al rilancio, non più rinviabile, della radio del servizio pubblico''. (ANSA) CDR GR PARLAMENTO, NOSTRA INFORMAZIONE PLURALISTA ROMA, 17 MAG - Il CdR di Gr Parlamento respinge duramente in un documento l'accusa di imparzialità contenuta nel comunicato Usigrai del 14 maggio relativo ai problemi della radiofonia. ''I colleghi di GR Parlamento, infatti, pur nelle estreme difficoltà in cui versano - continua il comitato di redazione - a causa della più volte denunciata inadempienza aziendale nell'assegnare le necessarie - vitali - risorse di personale amministrativo alla neo-costituita Testata (che allo stato attuale ha ancora in organico 1 impiegato a fronte di 26 giornalisti e svariati collaboratori per 14 ore giornaliere di programmazione!), da oltre 5 mesi lavorano con entusiasmo, impegno e professionalità nel riportare ai cittadini l'attività politico-parlamentare ed Istituzionale per cercare di fornire la più corretta e completa informazione''. Il CdR di Gr Parlamento ''denuncia così la paradossale inadeguatezza di alcuni dirigenti e membri dell'Esecutivo Usigrai nel ricoprire i loro ruoli sindacali''. Il CdR di Gr Parlamento sottolinea che ''prima di emettere sentenze sul lavoro svolto dai colleghi di una Testata, sarebbe opportuno consultare il Cdr stesso''. (ANSA) USIGRAI, RESPINGIAMO DOCUMENTO CDR GR PARLAMENTO ''Respingiamo senza indugi al mittente, e senza confronti possibili, per linguaggio e toni usati, il documento del Cdr di Gr Parlamento. E’ assolutamente fuori da una dialettica di costruzione alla quale è improntata, da sempre, l'azione dell'Usigrai'': lo dice l'Esecutivo Usigrai in una nota nella quale sottolinea ''come il documento del Laboratorio Radio abbia in sé il grande merito di aver saputo riportare la dovuta attenzione sul primo dei mezzi di trasmissione usati dalla Rai''. ''Ben venga un dibattito sulla Radio. I dati sono sempre interpretabili. Il Laboratorio Radio del sindacato ha fatto un'analisi tecnica che peraltro sarà più ampia e dettagliata in un prossimo Dossier e che tiene conto di un trend dal 2001 al 2007. Una analisi che potrà essere certamente confrontata in sede aziendale con quella che la Direzione di Radio Rai fa riferendola ad aumenti d'ascolto dell'ultimo periodo. Vanno riconosciuti, ma andranno consolidati per poter fornire elementi di conforto su un'avvenuta inversione di tendenza''.(ANSA)

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