Usigrai: “La Rai esclusa dalle riprese per la cerimonia della firma della Convenzione Ue il 29 ottobre a Roma”

Usigrai: “La Rai esclusa dalle riprese per la cerimonia della firma della Convenzione Ue il 29 ottobre a Roma”

Nelle redazioni Rai sono arrivate le prime disposizioni in vista della cerimonia per la firma della Convenzione dell’Unione Europea, in programma a Roma il prossimo 29 ottobre. Si apprende così, da un documento indirizzato alle segreterie di redazione, che “la ripresa verrà effettuata con 38 telecamere dalla società incaricata da Palazzo Chigi che fornirà il segnale a tutti secondo le richieste. Non sono ammesse altre televisioni”. La società è la Euroscena, che negli ultimi anni è già diventata quasi monopolista negli appalti Rai per le troupes di ripresa. Ora si fa un passo in più: alla Rai vengono sottratti quei compiti che solitamente, in occasione di avvenimenti istituzionali di rilievo internazionale, è il servizio pubblico della nazione ospitante a svolgere anche a beneficio delle altre tv, nazionali ed estere. Cosa è successo? Della Rai non ci si fida abbastanza? Perché il servizio pubblico, che pure ha sperimentate risorse professionali e tecniche per coprire giornalisticamente i “grandi eventi”, deve essere ridotto ad un ruolo marginale? Non è sufficiente il fatto che – come dice lo stesso documento - “la Rai sarà l’unica televisione autorizzata per l’eventuale diretta ad avere uno o più telecronisti in postazioni che si affacciano sul piazzale del Campidoglio”. Il problema è quello della titolarità nella copertura di un evento così rilevante. Ne va della autonomia con la quale è possibile esercitare l’attività giornalistica. E ne va anche del pieno impiego delle energie professionali della Rai. Non ha nulla da dire il vertice dell’azienda?