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Fnsi 20 Nov 2002

Usigrai: “I Presidenti di Camera e Senato nominino in tempi brevi un nuovo e competente vertice”

Usigrai: “I Presidenti di Camera e Senato nominino in tempi brevi un nuovo e competente vertice”

Usigrai: “I Presidenti
di Camera e Senato
nominino in tempi brevi
un nuovo e competente vertice”

Roma, 21 novembre 2002 Ciò che resta del vertice Rai dimostra, ancora una volta, di non tenere in alcun conto gli interessi dell’azienda e l’opinione di chi ci lavora. L’assemblea convocata ieri da Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Snater e Usigrai con l’adesione dell’Ugl-Rai ha detto in maniera chiarissima di considerare esaurite le funzioni degli attuali vertici. Per tutta risposta, un moncone di CdA sfoggia oggi un efficientismo fuori luogo e fuori tempo massimo. E’ un comportamento irresponsabile, che rischia – se Presidente e Direttore Generale continueranno a non voler capire - di far trasformare lo stato di agitazione proclamato ieri in forme di protesta più dure. L’Usigrai chiede alla politica di assolvere al più presto ai suoi doveri, stralciando dalla discussione sulla riforma dell’emittenza la leggina sui nuovi criteri di nomina. Intanto, però, è essenziale che la Rai venga messa in condizione di uscire subito dallo stallo in cui è precipitata. Chiediamo perciò ai Presidenti di Camera e Senato di nominare in tempi brevissimi un nuovo vertice composto di persone competenti in campo radiotelevisivo, che creda nella funzione centrale del servizio pubblico, che abbia passione per la competizione e per l’autonomia, che voglia restituire alla Rai supremazia negli ascolti e qualità nell’offerta. Per ripartire c’è bisogno di uomini e donne che sappiano immediatamente quali leve muovere. Serventi e Natale: “Le dimissioni di Donzelli e Zanda dal Cda delegittimano l’intero Consiglio e il Direttore generale” Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi e il Segretario dell’Usigrai, Roberto Natale, hanno dichiarato: “Le dimissioni di Donzelli e Zanda rappresentano al tempo stesso un atto positivo ed un segnale di grave malessere, che i Presidenti delle Camere, il Governo e le forze politiche dovrebbero valutare per azzerare il gruppo dirigente della Rai e costruire una soluzione radicalmente innovativa e professionalmente adeguata. Sarebbe inconcepibile pensare di sostituire soltanto i due consiglieri dimissionari; l’intero consiglio a questo punto è delegittimato e con esso il direttore generale. Da tempo il Sindacato dei giornalisti, d’intesa con altre organizzazioni rappresentative della Rai, ha denunciato l’aggravarsi della situazione. Sono emerse, in particolare, la totale assenza di una strategia e di un progetto industriale, l’incapacità di difendere l’autonomia editoriale dell’azienda da pressioni e richieste esterne, una grave carenza nella gestione dell’informazione e del personale giornalistico. Le dimissioni di Carmine Donzelli e Luigi Zanda possono, quindi, essere l’occasione per un cambiamento radicale e per questo il loro gesto va apprezzato. La Rai non può vivere il proprio presente e non può affrontare il futuro, in una realtà che deve tornare ad essere fortemente competitiva con il concorrente privato, senza una guida autorevole e competente e senza una vera proposta di servizio pubblico radiotelevisivo.” Mozione dell’assemblea generale dei dipendenti Rai L'assemblea generale dei dipendenti della Rai, convocata da Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Snater e Usigrai e con l'adesione dell'Ugl-Rai per oggi 20 novembre 2002 ascoltata la relazione introduttiva e gli interventi dei lavoratori considerando esaurite le funzioni degli attuali vertici Rai dà mandato alle organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Snater, Usigrai e Ugl-Rai di chiedere un incontro urgentissimo ai Presidenti di Camera e Senato. A sostegno dell'iniziativa i lavoratori sollecitano le predette organizzazioni sindacali a proclamare lo stato di agitazione ed ulteriori iniziative. Documento approvato all'unanimità

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