“Un giornale di servizio, che aiuti noi giornalisti a comunicare tra noi, il che non è affatto scontato”. Con queste parole Carlo Parisi, vicesegretario della Federazione nazionale della stampa italiana, ha sollevato il velo in un’affollata sala della Fnsi, a Roma, sul nuovo quotidiano on line che lo vede nelle vesti di direttore, Giornalisti Italia.
“Un quotidiano d’informazione per il mondo dell’informazione, questo il nostro motto, – ha ribadito Parisi – che colmi quei vuoti spesso creati dagli stessi giornalisti. Molti colleghi, infatti, censurano le notizie che li riguardano. Molti comitati di redazione non sanno, come prevede il contratto nazionale di lavoro giornalistico, che è un obbligo la pubblicazione dei loro comunicati. Ecco, l’obiettivo di Giornalisti Italia è proprio quello di agevolare lo scambio di informazioni tra chi fa informazione. Come si può parlare, raccontare, informare gli altri, cioè il lettore, se non si è capaci di comunicare tra noi? Per essere bravi e corretti giornalisti, oggi più che mai, occorre essere prima di tutto informati”.
Un concetto rilanciato dal presidente della Fnsi, Giovanni Rossi, che ha tenuto a battesimo Giornalisti Italia, insieme al segretario generale della Federazione della stampa, Franco Siddi, al presidente emerito dell’Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, e al decano dei pubblicisti italiani, Gino Falleri: “E’ vero, – ha esordito Rossi – spesso i giornalisti non parlano sui giornali dei loro problemi, dimenticando che l’informazione, anche quella tra colleghi, è un elemento fondante della democrazia e della trasparenza. Ed è bene che i giornalisti siano trasparenti, innanzitutto tra loro. I migliori auguri, dunque, di successo a Giornalisti Italia”.
Aggiunge una nota confortante, il presidente della Fnsi: “In questa sala, dove oggi presentiamo questo nuovo giornale on line, normalmente si riunisce il Fondo complementare dei giornalisti italiani. Una cornice, quindi, molto importante per il futuro di noi giornalisti, che non può che essere di buon auspicio per il quotidiano diretto da Carlo Parisi”.
Quotidiano che, ha voluto rimarcare lo stesso Parisi “non sottrae neppure un centesimo al Sindacato giornalisti, come avvenuto per l’altro giornale on line Giornalisti Calabria, che ci è servito da progetto pilota, dandoci grandi soddisfazioni e spingendoci ad allargare gli orizzonti, ma che, anzi, si pone al servizio della categoria e dei colleghi, quale strumento in grado, attraverso le pubblicità e altre iniziative, di finanziare le attività di tutela agli iscritti, in primis quelle dell’Ufficio legale”.
“Non abbiamo la presunzione di ritenerci un modello – ha concluso Carlo Parisi, parlando da segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria – però i numeri del Sindacato della Calabria parlano chiaro e ci danno conforto. Ancor meglio quelli dell’Inpgi. E questo anche grazie alla quotidiana comunicazione con i colleghi attraverso il giornale on line”.
Considerazioni che fanno dire a Lorenzo Del Boca che “in realtà, oggi, siamo qui per assistere al debutto di un nuovo giornale e questa è, di per sé, una festa. Ma Giornalisti Italia – ha rimarcato il tre volte presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, già presidente della Fnsi – è un giornale che, in tutto il Paese, abbiamo già avuto modo di conoscere e apprezzare. E che leggiamo già da quattro anni: Giornalisti Italia nasce dall’intuizione, più che felice, di Giornalisti Calabria. Non potrà, dunque, che avere successo, rilanciando la posta fino a che, ne sono sicuro, ci ritroveremo qui tra uno o due anni a presentare Giornalisti Mondo!”.
Ricorda anche “un particolare”, Del Boca: “Non dimentichiamo che l’anno scorso la testata diretta da Carlo Parisi, Giornalisti Calabria, fu la prima a dare la notizia della liberazione di Domenico Quirico”.
Se lo ricorda bene il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi: “E’ vero. Eravamo a Dublino, al Congresso dell’Ifj, la Federazione internazionale della stampa, quando Carlo Parisi riuscì a sapere che Quirico era vivo e finchè Giornalisti Calabria non fece rimbalzare la notizia sul web nessuno sapeva nulla sulle sorti del collega rapito in Siria. La notizia ‘Quirico è vivo’ la demmo io e Parisi da Dublino e Giornalisti Calabria ebbe la forza, sia pure con le dovute cautele, di dare per primo la notizia”.
Si sofferma sui giornali on line, Franco Siddi, che “ancora, purtroppo, producono poca ricchezza, spesso, come in questo caso, sono fondati e animati da colleghi giornalisti che diventano imprenditori di sé stessi, ma non va meglio in presenza di editori veri. Anzi, in quest’ultimo caso, molte volte è peggio. Eppure la situazione dovrà cambiare – insiste il segretario della Fnsi – perché il web è oramai imprescindibile, l’informazione che corre veloce, puntuale e costante su internet è determinante e il mercato editoriale dovrà presto adeguarsi. In termini di trasparenza e libertà, poi, i giornali on line superano quello cartacei – ammette Siddi – perché spesso sono loro che pubblicano, per primi o restando i soli, i comunicati, ad esempio, dei comitati di redazione, l’annuncio e le motivazioni di uno sciopero. Mentre i grandi giornali, e i loro giornalisti, tacciono”.
Lunga vita al web, dunque, e soprattutto ad “un’informazione libera – incalza Franco Siddi – che parli in termini di correttezza e trasparenza e che, soprattutto, non ha paura di parlare dei propri problemi. In tal senso, questo nuovo giornale on line fatto non dal Sindacato giornalisti, ma da colleghi che comunque sono impegnati all’interno degli istituti di categoria, è il benvenuto, nella convinzione che saprà essere un utile strumento di crescita e di confronto tra noi giornalisti”.
Giornalisti che, ha aggiunto Siddi, “si ergono a paladini dell’informazione, ma poi non comunicano tra loro. Ecco che Giornalisti Italia, quale giornale al servizio della categoria, sono certo ci aiuterà a comunicare tra noi, garantendo l’informazione innanzitutto tra i giornalisti”.
A far suonare le campane ci ha pensato, in un pomeriggio denso di presenze – numerosi colleghi di quotidiani nazionali, radio e tv, rappresentanti, oltre che della Fnsi, delle Associazioni regionali di stampa, dell’Ordine nazionale e degli altri istituti di categoria –, il pubblicista italiano per antonomasia, l’inossidabile Gino Falleri: “Oggi la campana suona perché c’è una nuova voce all’insegna della democrazia e della libertà”. Poi un monito, che male non fa: “I giornalisti tengano bene a mente la regola delle 3 ‘i’. Devono essere: indipendenti, irriverenti e impertinenti”. Parola di Gino Falleri.