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Sindacale 14 Lug 2007

Un impegno del Consiglio regionale del Veneto per risolvere la crisi del Gazzettino di Venezia

Venezia - Un impegno da parte del Presidente del Consiglio regionale, Marino Finozzi, a nome dell’intera assemblea, per ottenere in tempi brevi un incontro con l’editore de "Il Gazzettino" per capire qual è la sua strategia per il futuro della storica testata che da 120 anni è un prezioso patrimonio dell’intera società veneta.

Venezia - Un impegno da parte del Presidente del Consiglio regionale, Marino Finozzi, a nome dell’intera assemblea, per ottenere in tempi brevi un incontro con l’editore de "Il Gazzettino" per capire qual è la sua strategia per il futuro della storica testata che da 120 anni è un prezioso patrimonio dell’intera società veneta.

VENEZIA, 14 luglio 2007. Questa la conclusione raggiunta al termine di un confronto tra la Presidenza e i Capigruppo di palazzo Ferro-Fini, il Segretario del Sindacato giornalisti del Veneto e il Comitato di Redazione de "Il Gazzettino". Un incontro chiesto dagli stessi giornalisti per informare le forze politiche venete sulla situazione di disagio da tempo creatasi nel giornale e aggravatasi nell’ultimo anno in seguito all’acquisizione della testata da parte del Gruppo Caltagirone. “Una crisi – è stato sottolineato - che è qualcosa di ben più grave di una normale crisi aziendale e di una vertenza sindacale, e che rischia di diventare l’avvio di una sorta di mutazione genetica che potrebbe avere come obiettivo finale la trasformazione de Il Gazzettino in un quotidiano modello free press”. “Ad un anno dall’acquisizione de Il Gazzettino da parte di Caltagirone - ha affermato Daniele Carlon, Segretario del Sindacato giornalisti del Veneto - non solo non si è visto il promesso progetto di rilancio della testata, non solo non ci sono stati significativi investimenti, ma al contrario, si è proceduto a tagli occupazionali (30 giornalisti in meno tra redattori stabili e part time) che pregiudicano l’operatività delle redazioni al punto tale che, ad esempio, la redazione vicentina, è portata avanti in questi giorni da un unico giornalista. Tagli occupazionali che hanno cominciato a colpire anche il personale amministrativo e poligrafico”. “Nonostante i giornalisti de Il Gazzettino si siano dichiarati più volte disposti a farsi carico di sacrifici anche pesanti a fronte delle difficoltà di bilancio emerse la scorsa primavera – ha affermato Paolo Francesconi rappresentante del Comitato di Redazione del quotidiano – da parte dell’editore non ci è stata spiegata la strategia aziendale e si è risposto nei fatti, con un progressivo disimpegno nel territorio”. Ed è proprio questo disimpegno locale che è stato unanimemente giudicato preoccupante dai Consiglieri regionali, i quali hanno sottolineato l’importanza della diffusione nelle province delle redazioni de "Il Gazzettino" che, nel passato, ha garantito la capacità di rappresentare la più significativa peculiarità del Veneto: il policentrismo. Una peculiarità che un giornale sempre più ridotto, concentrato in poche mani e magari “pensato” lontano dal Veneto non può capire.

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