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Osservatorio sui media 01 Apr 2011

Ultime Notizie da Ossigeno per l’Informazione

Venerdì 1 aprile - Pubblichiamo le notizie che ci sono pervenute da O2 Ossigeno per l’Informazione - Osservatorio Fnsi-Ordine dei Giornalisti sui cronisti sotto scorta e le notizie oscurate con la violenza

Venerdì 1 aprile - Pubblichiamo le notizie che ci sono pervenute da O2 Ossigeno per l’Informazione - Osservatorio Fnsi-Ordine dei Giornalisti sui cronisti sotto scorta e le notizie oscurate con la violenza

LIRIO ABBATE. COSA NOSTRA VOLEVA PROPRIO ELIMINARLO, NUOVE CONFERME

Una nota di Ossigeno: perché non fa notizia? - La solidarietà della FNSI

Il quotidiano "La Stampa" ha rivelato che Cosa Nostra voleva proprio uccidere il giornalista Lirio Abbate. Recenti intercettazioni ambientali del pentito Giovanni Brusca hanno confermato che gli attentati subiti quattro anni fa dal giornalista siciliano non erano episodici. C'era un piano. L’ultima conferma giunge dalle parole del  boss Giovanni Brusca, intercettato in carcere mentre parla con la moglie ed i cognati. Brusca parla di alcuni omicidi che erano stati pianificati. Nel mirino anche l’ex pm Antonio Di Pietro e l’editore Carlo De Benedetti. Le indagini mettono in luce una sorta di patto federativo tra Cosa Nostra, camorra e 'ndrangheta per eliminare personaggi scomodi: politici,  editori, magistrati e il giornalista dell’Espresso. Una relazione dei servizi segreti in possesso della Procura di Messina ricostruisce l'incontro tra un avvocato di Palermo e un esponente della 'ndrangheta. Durante il quale fu chiesto ‘’il favore’’ di eliminare "quel giornalista". Lirio Abbate, oggi giornalista di punta del settimanale ‘’L’Espresso’’, prima dell’ANSA, vive sotto scorta da quattro anni. Ha dichiarato al Fatto Quotidiano: "Cosa Nostra spara quando tocchi i suoi  affari. Il problema nasce quando tocchi i 'colletti bianchi', gli insospettabili. Quando arrivi alla zona grigia, quella inesplorata fino a pochi anni fa. E fai i nomi".

LEGGI LA NOTA DI OSSIGENO, LA SOLIDARIETA’ DELLA FNSI E DELLA POLITICA

OSSIGENO:  UN ABBRACCIO A LIRIO ABBATE E AD ALTRI  21 GIORNALISTI MINACCIATI IN ITALIA DAL 1 GENNAIO

OSSIGENO, 31 MARZO 2011 - Dare solidarietà a Lirio Abbate, per noi di Ossigeno, sarebbe  come darla a noi stessi. Perciò ci limitiamo a dare a Lirio un forte abbraccio, anche se, essendo egli un po’ orso, ciò può metterlo in imbarazzo più di una minaccia. Lirio è il nostro Primo Osservatore. E’ la pietra su cui è stato costruito l’Osservatorio. Chi non consoce la storia di Lirio, chi non ha letto i suoi libri e i suoi articoli, non conosce il lato d’ombra in cui si svolge la vicenda del potere in Italia. La sua storia personale dice da sola il motivo per cui è nato Ossigeno: dare visibilità e sostegno a chi nel campo del giornalismo fa il lavoro più difficile, a chi prende il fuoco con le mani, a chi maneggia le  notizie più scomode, a chi invece di autocensurarsi accetta consapevolmente di correre un rischio e poi, spesso, resta isolato, fatica a trovare comprensione  e solidarietà perfino fra gli stessi giornalisti. Ognuno di noi conosce qualcuno di quei giornalisti che in questi quattro anni in cui Lirio ha vissuto sotto scorta è venuto a insinuare,senza alcuna pezza d’appoggio,  che le minacce nei suoi confronti fossero una montatura. Sembra proprio che non siano. Era già evidente, ed ora le ultime notizie filtrate dalle indagini giudiziarie lo confermano come una prova del nove. Eppure la tentazione dell’isolamento, di mantenere il dubbio, un “ma” che esime dall’impegno e dalla solidarietà anche a dispetto della realtà, resta ed è dura a morire. S’è visto, duole costatarlo, anche rispetto a queste rivelazione sui progetti di Cosa Nostra per eliminarlo. Quanti giornali e quanti giornalisti hanno dato la notizia?  Pochi. Quanti giornalisti hanno scritto delle minacce mafiose a Carlo De Benedetti e ad Antonio Di Pietro ma hanno omesso il nome di Lirio e le minacce contro di lui, che pur provengono dalla stessa inchiesta? Si fa fatica a capire come ciò possa accadere senza suscitare alcuna reazione, come possa spiegarsi sul piano della professionalità giornalistica prima ancora che dell’etica. Aggiungo un’altra domanda: quanti giornali hanno scritto che dall’inizio dell’anno ci sono stati almeno 21 episodi di minacce e intimidazioni nei confronti di giornalisti in Italia? Risponderò io: nessuno. Eppure  Ossigeno li ha contati, raccontati, descritti , documentati, ha spiegato che  i giornalisti coinvolti sono molti di più. Finché in Italia accadranno queste cose, ci sarà molto lavoro per Ossigeno e per i suoi amici e sostenitori.  ALBERTO SPAMPINATO

ROBERTO NATALE :  SOLIDARIETA’ A LIRIO ABBATE E VIGILANZA ATTIVA DELLA FNSI
Roma 28 Marzo 2011 - “Le informazioni fornite da Francesco  La Licata su ‘La Stampa’ in merito ai legami tra mafia, camorra e ‘ndrangheta per l’eliminazione fisica del collega Lirio Abbate, di alcuni importanti editori, di politici e di magistrati di frontiera – ha dichiarato Roberto Natale, presidente della FNSI - fanno pensare ad un progetto stragista di enorme proporzione. La malavita organizzata starebbe, dunque, alzando di nuovo il tiro per riprendere la strategia degli attentati degli anni Novanta. Questo va assolutamente fermato ed il Sindacato dei giornalisti impegnerà tutte le sue forze e le sue energie, per chiedere a voce alta che le istituzioni e la politica tutta si impegnino per stroncare, ove venissero confermate queste informazioni, ogni tentativo di destabilizzazione democratica. Al collega Lirio Abbate, più volte nel mirino della malavita, la fattiva solidarietà della Fnsi”

CARLO VIZZINI (PDL) SOLIDALE CON CRONISTA E TOGHE,NON MOLLARE SU LEGGI CONTRO COSCHE
 "Che Lirio Abbate ed una serie di magistrati delle Procure Antimafia siano invisi alla mafia, comunque denominata, è cosa nota. Se però risponde al vero che vi siano relazioni su incontri tra 'ndrangheta e mediatori per affrontare problemi come l'eliminazione del giornalista Abbate, il 'problema Spatuzza' ed il 'problema 41bis', come oggi scrive un quotidiano nazionale, è cosa gravissima", ha dichiarato il senatore Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato

BEPPE LUMIA(PD),SOLIDARIETA'A DI PIETRO,DE BENEDETTI,ABATE
"Esprimo la mia piena solidarietà ad Antonio Di Pietro, Carlo De Benedetti e al giornalista Lirio Abbate. La notizia di un piano della mafia per eliminarli e di un summit tra Cosa nostra, 'Ndrangheta e Camorra ci dice che le organizzazioni criminali sono in allerta pronte a riorganizzarsi e colpire'', ha affermato Giuseppe Lumia, senatore Pd e componente della commissione Antimafia.

LEGGI L’INTERVISTA A LIRIO ABBATE: COSA NOSTRA SPARA SE DESCRIVI I SUOI AFFARI

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/29/%E2%80%9Cho-fatto-i-nomi-la-mafia-mi-vuole-morto%E2%80%9D/100675/

LEGGI L’ARTICOLO DI FRANCESCO LA LICATA

http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=YJUAG

PAROLE E MAFIE: INFORMAZIONE, SILENZI, OMERTA’ - OGGI A ROMA ALLE 17 SEMINARIO ALLA SAPIENZA

Con Norma Ferrara e Alberto Spampinato – Piazzale Aldo Moro, Facoltà Scienze Politiche Aula XIII

“Backstage dell'informazione contro le mafie. Dal controllo mafioso del territorio alla libertà dell'informazione” è il tema del ciclo di seminari e laboratori che inizia domani 1 aprile alle 17. Sarà presentato il rapporto annuale sui cronisti minacciati, realizzato dall'osservatorio Ossigeno per l'Informazione.  Nel primo laboratorio gli studenti useranno gli strumenti dell'inchiesta giornalistica, per approfondire alcuni dossier realizzati da Libera Informazione sul tema delle mafie.  L’INIZIATIVA propone agli studenti di tutte le facoltà della Sapienza un percorso formativo sul fenomeno mafioso e sul ruolo dell'informazione per la costruzione di legami di responsabilità civile. TEMA DEI SEMINARI: - Informazione e mafia - La realtà laziale, tra vecchie e nuove mafie. - Mafia e Antimafia nel Lazio - Il condizionamento delle mafie sull'economia. - L'uso sociale dei beni confiscati come motore di sviluppo del territorio.

FOGGIA: GIORNALISTA MINACCIATO E PICCHIATO DA DIRIGENTE SANITA' PUGLIA

Per un articolo. Da anni si occupa di sanita'-L’audio dell’aggressione

FOGGIA, 29 MAR - Michele Iula, un giornalista del quotidiano foggiano 'L'Attacco' che da tre anni si occupa di sanita', e' stato insultato, minacciato pubblicamente e colpito con un pugno in pieno volto da Antonio Di Biase, amministratore unico di 'Sanita' Service', societa' creata dalla Regione Puglia per stabilizzare circa 850 lavoratori provenienti da societa' private e cooperative. Iula ha ricevuto una telefonata sul cellulare da parte di Di Biase, che ha letto un suo articolo e gli chiesto di incontrarlo con urgenza. Si sono incontrati presso la redazione del giornale, dove Di Biase ha aggredito prima verbalmente e poi fisicamente il gironalista.    Michele Iula si è occupato,fra l’altro della vicenda delle internalizzazioni in Capitanata. L’assessore alle politiche della salute della Regione, Tommaso Fiore, ha disposto un’indagine amministrativa. ASCOLTA L’AUDIO DELLO SCONTRO

http://tv.repubblica.it/edizione/bari/sanita-il-dirigente-si-scaglia-contro-il-giornalista/65285?video=&pagefrom=1&ref=HREC1-9

SU FACEBOOK  LE ULTIME NOTE DI  OSSIGENO che ha una pagina curata da Roberto Rossi.  Per leggere le ultime note e le precedenti, segui il link: http://www.facebook.com/pages/Ossigeno-per-linformazione/105352061397

Ossigeno per l’informazione-osservatorio FNSI-OdG sui giornalisti minacciati e le notizie oscurate con la violenza  -   ossigeno@odg.it

 

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