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Uffici Stampa 04 Gen 2011

Ufficio stampa Inps: condannato l’Istituto per “illegittimità del provvedimento disciplinare” Il comportamento del cdr assolutamente pertinente alla funzione di rappresentanza sindacale”

“Per l’annosa vertenza tra il comitato di redazione dell’ufficio stampa dell’Inps e la Direzione dell’Istituto di previdenza, sentenza netta ed inequivocabile a parziale riparazione di anni di vere e proprie discriminazioni e mobbing.Questo è il giudizio della Fnsi e della Associazione Stampa romana in relazione alle motivazioni della sentenza che ha visto dare finalmente ragione, dopo molti lunghi anni di battaglie, a tre colleghi duramente impegnati, assieme al loro sindacato e a tutti i colleghi dell’ufficio stampa, a far riconoscere il sacrosanto diritto alla rappresentanza sindacale per l’applicazione della legge 150/2000.

“Per l’annosa vertenza tra il comitato di redazione dell’ufficio stampa dell’Inps e la Direzione dell’Istituto di previdenza, sentenza netta ed inequivocabile a parziale riparazione di anni di vere e proprie discriminazioni e mobbing.
Questo è il giudizio della Fnsi e della Associazione Stampa romana in relazione alle motivazioni della sentenza che ha visto dare finalmente ragione, dopo molti lunghi anni di battaglie, a tre colleghi duramente impegnati, assieme al loro sindacato e a tutti i colleghi dell’ufficio stampa, a far riconoscere il sacrosanto diritto alla rappresentanza sindacale per l’applicazione della legge 150/2000.

Il giudice della IV sezione lavoro del Tribunale di Roma ha dichiarato, infatti, ‘l’illegittimità del provvedimento disciplinare’ di sospensione dal servizio per cinque giorni e la privazione della retribuzione disposto nei confronti dei tre rappresentanti sindacali, condannando l’Istituto a pagare le spese processuali.
Tutto era partito dall’accusa, motivata dalla Direzione dell’Inps, ai membri del cdr di aver apertamente denigrato l’Istituto con comunicati e lettere aperte a numerosi parlamentari, attività, invece, riconosciuta dalla sentenza del giudice del Lavoro come assolutamente pertinente alla funzione di rappresentanza sindacale.
La Fnsi e l’Asr hanno sempre considerato la vertenza Inps uno snodo importante per il pieno riconoscimento dell’attività sindacale dei giornalisti negli uffici stampa pubblici che si battono per la piena applicazione della legge 150/2000 e della 388/2000 che obbliga, per chi fa informazione, le amministrazioni pubbliche all’apertura delle posizioni contributive presso l’Inpgi.
Questa sentenza apre nuove prospettive per l’intera categoria e in particolare impegna l’Inps a riprendere quel costruttivo dialogo inspiegabilmente interrotto nel bel mezzo di un percorso riformatore.
In questo senso il prossimo appuntamento nazionale degli uffici stampa, già indetto per il 28 gennaio (ore 11) a Roma presso la Fnsi, sulla situazione della vertenza Inps e della più generale questione dell’applicazione della legge 150 nel pubblico impiego, assume un’aspettativa ed un significato davvero particolari ”.
IL TESTO DELLA SENTENZA (Formato pdf)

@fnsisocial

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