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Uffici Stampa 07 Ago 2009

Ufficio Stampa Comune Palermo: Fnsi e Assostampa siciliana: “Intervenga la magistratura!”

“Sulla vicenda dell’Ufficio stampa del Comune di Palermo è sceso un silenzio imbarazzante e non più tollerabile. L’Amministrazione comunale, dopo avere bandito e portato a conclusione il concorso per la stabilizzazione di undici giornalisti da anni dipendenti precari dell’Ente, non solo non da risposte alle richieste dei lavoratori e del sindacatosull’inspiegabile blocco delle assunzioni, ma cerca improbabili professionalità interne per continuare a fare funzionare l’ufficio.

“Sulla vicenda dell’Ufficio stampa del Comune di Palermo è sceso un silenzio imbarazzante e non più tollerabile. L’Amministrazione comunale, dopo avere bandito e portato a conclusione il concorso per la stabilizzazione di undici giornalisti da anni dipendenti precari dell’Ente, non solo non da risposte alle richieste dei lavoratori e del sindacatosull’inspiegabile blocco delle assunzioni, ma cerca improbabili professionalità interne per continuare a fare funzionare l’ufficio.

Così mentre undici giornalisti professionisti, vincitori di un concorso già regolarmente concluso, restano disoccupati in violazione dei loro diritti acquisiti, l’Amministrazione Cammarata raccatta pretesi giornalisti senza alcuna esperienza e professionalità specifiche, spesso non iscritti nemmeno all’Ordine dei giornalisti, causando all’Ente un duplice dann economico e di immagine. Senza una leale assunzione degli obblighi sociali dell’Amministrazione, sarebbe inevitabile (e persino auspicabile) che la magistratura, non solo contabile, - così come già più volte richiesto dal Sindacato – decidesse di intervenire con decisione e rapidità su una vicenda dai contorni sempre meno chiari e sempre più tortuosi. Occorre infatti fare luce sulla mancata stabilizzazione dei vincitori di concorso, sul danno economico che ne deriva al Comune, sull’esercizio abusivo della professione giornalistica, su eventuali false dichiarazioni fatte all’Amministrazione comunale e sul reale valore di alcuni titoli mai rilasciati dall’Ordine dei Giornalisti. Appare ormai evidente che si vuole annullare l’esito di un percorso concorsuale stabilito e svolto ai sensi di legge danneggiando i vincitori per privilegiare invece chi cerca di porsi – senza alcun titolo legale – all’interno della professione giornalistica”.  

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