Uffici stampa pubblici: dall’Inpdap si passa all’Inpgi.
Siddi elogia il Ministro Maroni: “Il Ministro rispetti l’autonomia dell’Inpgi”
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “I giornalisti addetti agli uffici stampa della Pubblica amministrazione devono essere iscritti, ai fini previdenziali, all’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani. Lo ha stabilito il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con provvedimento notificato all’Inpgi e all’Inpdap, con l’invito a quest’ultimo, a trasferire all’Istituto di previdenza dei giornalisti tutte le posizioni dei giornalisti interessati createsi a partire dalla data 1.1.2001. Questa ulteriore battaglia vinta dalla Fnsi è un forte e decisivo passo in avanti sulla via della regolamentazione contrattuale previdenziale e assistenziale dei giornalisti, professionisti e pubblicisti, che prestano la loro attività negli uffici stampa degli enti pubblici. Il Ministero del Lavoro ha riconosciuto che con la L. 150 del 2000 è stato introdotto il principio che gli uffici stampa operano con finalità che sono separate dai compiti istituzionali dell’amministrazione ed ha previsto che la loro attività deve essere svolta da giornalisti iscritti all’albo, demandando alle organizzazioni rappresentative della categoria dei giornalisti la stipula di una apposita contrattazione per la regolamentazione dei profili professionali. La Fnsi, mentre sottolinea con soddisfazione che questo atteso chiarimento pone definitivamente termine ai tanti dubbi interpretativi emersi in questi mesi, auspica che anche l’ARAN, l’agenzia per la contrattazione del pubblico impiego, prenda atto delle modifiche introdotte ormai da tre anni nel quadro legislativo e avvii senza indugi il confronto sindacale per la regolamentazione degli aspetti contrattuali dei numerosi giornalisti, che svolgono la loro attività negli uffici stampa della Pubblica Amministrazione”. ''Il passaggio delle posizioni previdenziali dei giornalisti addetti stampa all'Inpgi è un successo di una ultradecennale rivendicazione della categoria''. Lo ha detto Franco Siddi, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, in occasione della riunione del Consiglio direttivo dell'Ussi (Unione stampa sportiva italiana). Siddi ha rilevato ''la sensibilità del ministro Maroni, che ha tenuto fede a un impegno assunto un anno fa di risolvere il contenzioso con altri enti, come l'Inpdap che pretendeva di esigere anche i contributi dei giornalisti delle pubbliche amministrazioni''. Secondo Siddi è stata ''riconosciuta finalmente l'unitarietà della previdenza e delle tutele costruite dai contratti e dalle leggi per l'autonomia e la dignità professionale''. A questo punto, dice il presidente della Fnsi, ''non possiamo credere che Maroni voglia sottrarsi a un confronto con le parti sociali, Fieg e Fnsi, per la revisione immediata della norma inserita nella legge delega previdenziale che assimila gli enti privatizzati alla normativa generale''. le parti sociali ad assumere le decisioni per assicurare all'Inpgi, come hanno sempre fatto, le condizioni di equilibrio per dare certezza alle pensioni dei giornalisti nei prossimi decenni''. (ANSA)