L'agenzia russa Ria Novosti ha annunciato la morte in Ucraina di un suo fotografo scomparso lo scorso 5 agosto. Andrey Stenin, 33 anni, è stato trovato morto in un veicolo bruciato dopo un attacco dell'esercito ucraino ai separatisti filo-russi nelle vicinanze di Donetsk, uno dei bastioni dei separatisti filorussi ed epicentro dei combattimenti contro le forze lealiste nell'est dell' Ucraina. "Il nostro collega Andrei Stenine è morto. Credevamo fosse prigioniero...Ora sappiamo che è morto un mese fa" ha detto amareggiato il direttore di Ria Novosti Dimitri Kiselev. Era in Ucraina dal 13 maggio e aveva realizzato numerosi reportage a Kiev e nei bastioni dei separatisti nell'est del Paese, a Lugansk, Donetsk e a Mariupol.I giornalisti hanno pagato un pesante tributo al conflitto ucraino, con tre russi uccisi a giugno e il fotografo italiano Andrea Rocchelli, morto con il suo assistente russo, a fine maggio. La televisione russa ha mostrato delle immagini della vettura in cui è stato trovato il corpo di Andrey Stenin, che appariva distrutta da un incendio.
La scomparsa di Stenine aveva suscitato una forte mobilitazione della comunità della stampa russa, e il suo ritratto, accompagnato dallo slogan "Liberate Andrei", è stato esposto da quasi tutti i mezzi d'informazione.
La Russia aveva aperto a metà agosto un'inchiesta privilegiando la pista del rapimento da parte della guardia nazionale ucraina. "Purtroppo, mentre stavamo facendo tutto il possibile, e anche l'impossibile, per salvarlo, Andrey già non era più vivo" ha detto il direttore della Ria Novosti.
da RaiNews 24 del 3 settembre 2014
SIDDI: NUOVO PESANTE TRIBUTO DI SANGUE DEL GIORNALISMO PORTATORE DI VERITA'
"Un nuovo pesante tributo dell'informazione ai colpi di guerra in Ucraina. E' stato trovato morto carbonizzato in un'auto il fotografo russo Andrej Stenin nelle vicinanze di Donetsk da settimane teatro di violenti scontri tra separatisti filo-russi e esercito ucraino. Lo credevamo prigioniero ed invece oggi è stato trovato morto forse già da più di un mese. Una guerra che ha già fatto migliaia di viittime civili e di numerosi giornalisti: tre russi nel solo mese di giugno, un collega fotografo italiano, Andrea Rocchelli, con il suo assistente russo Mironov ed oggi il fotografo della Ria Novosti, Andrej Stenin. Dobbiamo ribadirlo, basta a questo massacro di tanta gente innocente e di tanti, troppi, colleghi che hanno avuto la sola colpa di voler testimoniare ciò che accade alle porte dell'Europa. Bisogna sempre ricordare che i giornalisti non sono belligeranti. La Fnsi è vicina alla famiglia del collega Stenin e all'agenzia Ria Novosti oggi così duramente colpita".