Nella giornata del 25 aprile 2023 in Turchia sono state arrestate 126 persone tra cui giornalisti, avvocati, difensori dei diritti, attivisti politici e artisti in 21 province. Lo denuncia sul suo sito web la Federazione europea dei giornalisti (Efj), che cita l'agenzia statale Anadolu secondo cui l'operazione è correlata a indagini antiterrorismo condotte dall'ufficio del procuratore capo di Diyarbakır.
I giornalisti detenuti, continua il comunicato diffuso dalla Efj «finora includono il direttore della Mesopotamia News Agency (MA) Abdurrahman Gök e i giornalisti Ahmet Kanbal e Mehmet Åžah Oruç; il caporedattore del quotidiano Yeni YaÅŸam Osman Akın; l'editore dell'unico giornale di stampa curdo in Turchia, Xwebûn Weekly, Kadri Esen; il giornalista di JinNews Beritan Canözer; i giornalisti Mehmet Yalçın, Mikail Barut, Salih KeleÅŸ e Remzi Akkaya».
Anche l'avvocato Resul Temur, che rappresentava i giornalisti imprigionati a Diyarbakır e ad Ankara dopo simili irruzioni rispettivamente nel giugno e nell'ottobre 2022, è stato arrestato.
L'Ordine degli avvocati di Diyarbakır ha reso noto che le accuse contro le persone detenute sono ancora sconosciute a causa di un ordine di riservatezza che copre le indagini e di una limitazione di 24 ore sull'accesso agli avvocati per le persone detenute.
La Efj denuncia che «gli arresti sono stati effettuati in vista delle elezioni parlamentari e presidenziali in Turchia, che si terranno il 14 maggio 2023, e rappresentano un altro passo nelle sistematiche vessazioni e intimidazioni dei media curdi e dell'opposizione politica nel paese».
La Federazione europea dei giornalisti conclude la sua nota chiedendo alle autorità «che agli arrestati sia consentito l'accesso alla consulenza legale, che vengano rivelati tutti i dettagli di eventuali accuse mosse e che si garantisca che verranno rilasciati».