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Turchia, a rischio i posti di lavoro di 55 operatori dei media (Foto: @IFJGlobal)
Internazionale 02 Apr 2021

Turchia, a rischio i posti di lavoro di 55 operatori dei media. Efj e Ifj al fianco dei colleghi

I sindacati internazionale ed europeo si schierano con i lavoratori e con il sindacato nazionale nella richiesta agli editori tedesco-olandesi di Arti TV e di Arti Gercek di rivedere la decisione di rescindere i contratti. Anthony Bellanger e Ricardo Gutiérrez: «L'azienda ci ripensi».

I lavoratori di Arti TV e di Arti Gercek rischiano di perdere il lavoro a causa della decisione della società madre di rescindere il contratto con i due media. Cinque lavoratori sono già stati licenziati o costretti a dimettersi da quando la decisione è stata presa, il 22 marzo. Lo denunciano la Federazione internazionale dei giornalisti e il sindacato turco Disk Basin, che chiedono il rispetto dei diritti dei lavoratori.

«L'emittente televisiva turca Arti TV e Arti Gercek – spiegano in una nota – appartengono alla Fondazione Arti Media, controllata da proprietari tedesco-olandesi. I dipendenti di entrambi i media avevano già lavorato senza aumento di stipendio negli ultimi 4 anni, il che li ha portati a negoziare un nuovo contratto collettivo che è stato firmato con Disk Basin il 4 marzo. Ma il 22 marzo, il direttore di Arti TV ha informato il sindacato della cessazione del contratto fra Arti Gercek e la Fondazione. Cinque  giornalisti sono stati licenziati o costretti a dimettersi, tra cui il rappresentante sindacale Cenk Kocak, e altri 55 sono a rischio di essere licenziati».

Il contratto firmato il 4 marzo, riporta il direttivo del sindacato turco, includeva disposizioni che implementavano i principi e i regolamenti dell'Organizzazione internazionale del lavoro e comprendeva anche disposizioni a tutela dei diritti sociali ed economici dei lavoratori. «Dopo la firma dell'accordo, i lavoratori sono stati spinti a svolgere compiti non previsti dal contratto e coloro che hanno rifiutato sono stati licenziati», incalza il Disk Basin, che, in una nota, condanna «con forza la decisione della proprietà, che sta dimostrando di non rispettare il diritto dei lavoratori di essere pagati in modo equo e il diritto di svolgere i compiti per i quali sono stati assunti».

Il segretario generale della Efj, Ricardo Gutiérrez, ha chiesto ai proprietari tedeschi e olandesi dei due media «di riconsiderare la decisione» e chiesto alle organizzazioni dei giornalisti in Germania e nei Paesi Bassi «di manifestare solidarietà con i loro colleghi turchi facendo pressioni sulla proprietà».

E Anthony Bellanger, segretario generale della Ifj, ha dichiarato: «Siamo davvero preoccupati per la risoluzione di un contratto che lascerà 55 giornalisti senza lavoro. Chiediamo alla Fondazione Arti Media di rivedere la decisione e di confrontarsi con il nostro affiliato Disk Basin sulle opzioni utili a tutelare i lavoratori. Sosterremo attivamente la lotta per salvare questi posti di lavoro».

@fnsisocial

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