L'Associazione della stampa sarda e l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, venuti a conoscenza delle motivazioni di una sentenza del Tribunale di Cagliari in materia di lavoro, esprimono allarme e preoccupazione: il magistrato sostiene che “ non può dubitarsi del fatto che il server dell'Unione Sarda consenta o almeno consentisse all’epoca dei fatti di causa il controllo a distanza dell'operato dei lavoratori”, cioè la lettura delle mail che sono parte integrante del lavoro quotidiano.
Un pratica vietata dalla Costituzione e dalla legge istitutiva dell'Ordine, che lede uno dei diritti fondamentali su cui si basa la professione giornalistica. L’Associazione della stampa sarda si augura che sia fatta chiarezza per restituire ai colleghi dell'Unione Sarda la credibilità e l'onorabilità che meritano. L’Ordine dei giornalisti della Sardegna aprirà un’indagine per verificare se nella vicenda relativa alla violazione della legge istitutiva siano coinvolti iscritti all’Albo. Cagliari, 18 ottobre 2012