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Giudiziaria 04 Mag 2007

Tribunale del lavoro di Roma, Telepace deve pagare l’Inpgi

Il tribunale del lavoro di Roma ha dato ieri ragione all'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani, condannando Telepace a pagare 70 mila euro di contributi e 20 mila euro di sanzioni, ma anche a rifondere 1.900 euro ciascuno per le spese processuali sostenute dai legali dell'ente e del giornalista Piero Schiavazzi, che si era costituito in giudizio dopo essere stato licenziato insieme ad altre tre colleghe contestualmente alla chiusura della redazione romana dell'emittente. Lo rende noto Pierluigi Roesler Franz, fiduciario Inpgi per il Lazio.

Il tribunale del lavoro di Roma ha dato ieri ragione all'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani, condannando Telepace a pagare 70 mila euro di contributi e 20 mila euro di sanzioni, ma anche a rifondere 1.900 euro ciascuno per le spese processuali sostenute dai legali dell'ente e del giornalista Piero Schiavazzi, che si era costituito in giudizio dopo essere stato licenziato insieme ad altre tre colleghe contestualmente alla chiusura della redazione romana dell'emittente. Lo rende noto Pierluigi Roesler Franz, fiduciario Inpgi per il Lazio.

Telepace, spiega Franz, ''aveva impugnato l'ingiunzione dell'Inpgi conseguente alle risultanze di un'accurata ispezione dell'ente previdenziale e del ministero del Lavoro. Ma il giudice unico del Tribunale di Roma Anna Maria Pizzi con sentenza esecutiva ha respinto tutte le argomentazioni dell'emittente ed ha invece convalidato le gravi irregolarità riscontrate dagli ispettori del lavoro. Per il magistrato non è stato neppure necessario ascoltare le 25 personalità (tra cui politici, religiosi - sacerdoti e persino suore - artisti, giornalisti, funzionari pubblici) pronte a testimoniare a favore dell'Inpgi. Telepace aveva negato che i giornalisti con contratto a part-time lavorassero di fatto a tempo pieno, come accertato dall'ispezione e che Piero Schiavazzi svolgesse mansioni superiori a quelle della sua qualifica''. (ANSA)

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