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Editoria 13 Nov 2008

Toscana, appello della Cna: "La Regione non dimentichi il settore dell'editoria"

''L'editoria e' esclusa dai finanziamenti del POR della Regione Toscana''. Lo evidenzia CNA Toscana che sostiene la necessita' e l'opportunita' di dare impulso all'innovazione in questo settore e ne sollecita l'inclusione tra i destinatari degli aiuti della Regione

''L'editoria e' esclusa dai finanziamenti del POR della Regione Toscana''. Lo evidenzia CNA Toscana che sostiene la necessita' e l'opportunita' di dare impulso all'innovazione in questo settore e ne sollecita l'inclusione tra i destinatari degli aiuti della Regione

Cna Toscana considera ''molto positivo l'impegno'' della Regione Toscana nel destinare risorse economiche importanti all'esigenza di elevare le capacita' competitive delle imprese. Manrico Romano della presidenza CNA Comunicazione Toscana dice: ''Chiediamo alla Regione di ampliare la gamma delle classi beneficiarie degli incentivi, includendo nel bando anche il codice Istat delle imprese che svolgono attivita' editoriale. Il settore dell'editoria e' stato investito in prima persona ed ha reagito positivamente alle trasformazioni indotte dalle nuove tecnologie digitali e della comunicazione, ma necessita' di sostegno per continuare ad innovarsi''. La diffusione dei media digitali ha ridisegnato ed allargato il mondo dell'editoria e della comunicazione, determinando la nascita di nuove imprese e professioni tecnologicamente molto avanzate, collocate in aree operative contigue e sotto molti aspetti sovrapponibili all'editoria, che ne stimolano l'innovazione. Sempre piu' frequenti sono le iniziative imprenditoriali che nascono dalla stretta collaborazione tra editoria e imprese informatiche e molte case editrici hanno avviato iniziative di ricerca e sviluppo. ''La necessita' di risorse finanziarie -spiega Manrico Romano - resta il principale ostacolo all'innovazione del settore, per questi motivi e' necessario che la Regione favorisca l'innovazione nell'editoria''. La gran parte del tessuto imprenditoriale dell'editoria toscana e' composto da piccole e piccolissime imprese: quasi cinquecento imprese fra case editrici, studi e singoli professionisti indispensabili per la realizzazione di un prodotto editoriale. Il processo produttivo si svolge attraverso la rete di imprese: cooperazione con imprese specializzate, di norma anch'esse di piccole-medie dimensioni (studi editoriali, tipografie, ecc.) e altre ancora piu' piccole (grafici o fotografi). ''Ogni fase del processo produttivo editoriale - conclude Manrico Romano - utilizza da tempo le tecnologie informatiche e, in questo nuovo scenario competitivo, l'innovazione rappresenta l'unica prospettiva di sopravvivenza e di crescita per i piccoli editori. E' percio' indispensabile promuovere e sostenere progetti d'investimento mirati ad una collaborazione sempre piu' stretta tra il settore editoriale e quello delle tecnologie e dei servizi informatici''. (Adnkronos)

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