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Cdr 28 Feb 2025

Tg1, Cdr e Usigrai: «Sullo sciopero dei magistrati notizie solo parziali»

I rappresentanti sindacali: «Non trasmettere alcuna immagine dei presidi da Milano a Napoli, non riportare le modalità in cui questi si sono svolti, addirittura nell'edizione più vista, quella delle 20, non è servizio pubblico».

«Le notizie parziali non sono la cifra del Tg1, omettere la percentuale di adesione allo sciopero dei magistrati, diffusa dalle procure di tutta Italia, non è servizio pubblico. Nella giornata dello sciopero non trasmettere alcuna immagine dei presidi da Milano a Napoli, non riportare le modalità in cui questi si sono svolti, addirittura nell'edizione più vista, quella di ieri delle 20, non è servizio pubblico. Così come non riteniamo sia pluralismo mettere sullo stesso piano opinioni diverse nel giorno in cui una parte, circa l'80 per cento, ha espresso una posizione, depotenziando la portata di un evento e non fornendo una informazione completa ai cittadini». È quanto si legge in una nota a firma congiunta Cdr Tg1 e Esecutivo Usigrai diffusa venerdì 28 febbraio 2025.

«Lo stesso - proseguono i rappresentanti sindacali - è avvenuto, per esempio, in occasione dello sciopero dei medici. Il peso di una evidente maggioranza non può essere rappresentato ai cittadini quanto quello della minoranza. Il corretto pluralismo vorremmo vederlo applicato anche alle pagine che hanno segnato la storia giudiziaria recente del nostro Paese, come la strage di Ustica, per la quale, da servizio pubblico, continuare a dare la parola soltanto a chi sostiene alcune tesi, rischia di diffondere verità di parte come se fossero sentenze definitive».

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