«Condannati per aver raccontato un fatto vero: una vigilessa che denuncia per molestie suoi colleghi. Un fatto del quale il giornalista può essere venuto a conoscenza in molti modi ed è questo che rende ancor più incomprensibile la condanna al collega de "Il Tempo" Fabio Capolla e al blogger teramano Giancarlo Falconi ad opera del Tribunale di Teramo per violazione del segreto istruttorio». Così il Sindacato giornalisti abruzzesi dà la notizia della condanna di due colleghi.
«Per ragioni di principio – prosegue la nota del Sga – i due avevano anche rinunciato ad “oblare” e chiesto il rito abbreviato ma ieri, sorprendentemente, sono stati condannati entrambi. Certo c’è la Cassazione ma questo non consola: la sentenza apre la porta a scenari inusuali e nessuno di questi particolarmente rassicurante per i giornalisti e per il diritto del cittadino ad essere informato. A Capolla e Falconi va la solidarietà del sindacato sempre più preoccupato per il clima di intimidazione che si registra attorno a questo mestiere».