Telemodena deve vivere: al territorio serve informazione e non uno schermo nero. Le recenti vicende che hanno interessato l'emittente a partire dal cambio di proprietà a inizio anno suscitano la forte preoccupazione del sindacato dei giornalisti
L'Associazione stampa dell'Emilia Romagna (Aser) e l'Associazione stampa modenese (Asm), d'intesa con la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), chiedono un incontro urgente con la proprietà rappresentata dall'amministratore delegato Arturo Benasciutti che è finora sfuggito al confronto. La decisione di ridurre gli spazi informativi nel palinsesto e di trasmettere i tg in differita, registrandoli alcune ore prima, rappresenta un colpo alla credibilità dell'emittente e produce un danno grave alla qualità del lavoro dei giornalisti e di tutti i lavoratori della tv mettendone a rischio attendibilità e occupazione. Questa situazione ha già determinato le dimissioni del direttore Alessandro Smerieri al quale va la solidarietà del sindacato e dei colleghi. Aser, Asm e Fnsi, in un incontro con il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, hanno sollecitato le istituzioni ad attivarsi per determinare un confronto il quale consenta una soluzione positiva dei problemi salvaguardando qualità dell'informazione e livelli occupazionali. SABATTINI AI SINDACATI DELLA STAMPA: “PREOCCUPAZIONE PER LA CRISI DI TELEMODENA, SOLIDALE COI GIORNALISTI” Le notizie di un drastico ridimensionamento dell’attività informativa e, più in generale, di un ridimensionamento complessivo dell’emittente televisiva Telemodena in seguito al cambio di proprietà sono «fonte di grande preoccupazione, perché sono in gioco non solo numerosi posti di lavoro, ma anche il pluralismo dell’informazione che è una delle basi della democrazia». Incontrando i rappresentanti dell’Associazione stampa Emilia Romagna (Aser), dell'Associazione stampa modenese (Asm) e della Federazione nazionale stampa italiana per fare il punto sulla situazione di crisi che sta attraversando la storica emittente modenese, il presidente della Provincia Emilio Sabattini si è detto «preoccupato perché provvedimenti drastici come la decisione di non rinnovare i contratti in scadenza, la trasmissione in differita dei telegiornali e il progressivo smantellamento delle attrezzature sono stati assunti al di fuori del confronto tra le parti. Anche per questo – aggiunge Sabattini – chiederò all’editore Arturo Benasciutti un incontro urgente per vedere se è possibile avviare un dialogo tra le parti che consenta di affrontare questa delicata situazione nel rispetto delle relazioni sindacali, anche in considerazione del ruolo delicato svolto dalla stampa». Ai giornalisti, ai tecnici e al personale tutto dell’emittente modenese va «la piena solidarietà della Provincia, insieme ad un particolare ringraziamento al direttore dimissionario Alessandro Smerieri per il prezioso lavoro svolto in questi anni». PREOCCUPAZIONE PER LE SORTI DI TELEMODENA SINDACO E PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ESPRIMONO SOLIDARIETA' AI LAVORATORI E CHIEDONO DI INCONTRARE L'EDITORE PER CAPIRE LE SUE INTENZIONI SUL FUTURO DELL'EMITTENTE Apprese dalla stampa e dalle comunicazioni dei sindacati, le notizie relative allo stato di precarietà del lavoro a Telemodena, il Sindaco Giorgio Pighi ed il presidente del Consiglio Comunale Ennio Cottafavi hanno rilasciato una dichiarazione congiunta: "esprimiamo piena solidarietà ai giornalisti ed agli altri lavoratori di Telemodena, comprendiamo la loro preoccupazione che è anche la nostra, sia in relazione al ridimensionamento del panorama dell'informazione locale, che in considerazione del rischio evidente per i posti di lavoro". Il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale chiedono quindi che la nuova proprietà di Telemodena si renda disponibile ad un incontro chiarificatore. In attesa di una risposta, che comunque dovrà essere sollecita, è stato dato mandato agli uffici competenti affinché si valuti la possibilità di congelare i rapporti commerciali in essere tra l'Amministrazione Comunale e Telemodena. La nuova situazione tecnico-logistica dell'emittente, infatti, ha già determinato conseguenze gravi nella messa in onda del programma "Finestra sul Consiglio" prodotto dall'Amministrazione Comunale. CISL: A TELEMODENA LICENZIAMENTI “MASCHERATI” A Telemodena sono in atto licenziamenti “mascherati”. Lo afferma il segretario provinciale della Fistel-Cisl di Modena Edmund Agbettor, che ha incontrato in questi giorni alcuni lavoratori della storica emittente televisiva modenese ai quali sono stati proposti trasferimenti in altre regioni. «Si tratta evidentemente di proposte irricevibili e impraticabili per persone, quasi tutte con famiglia, che lavorano a Telemodena da oltre vent'anni e abitano nella nostra provincia – spiega Agebettor – Per queste persone diventa difficile trovare una ricollocazione, vista la particolare professionalità maturata in un settore, quello televisivo, che a livello locale non offre molte opportunità di lavoro». La Fistel-Cisl intende convocare un incontro con i dipendenti interessati da questi provvedimenti e con la proprietà allo scopo di capire le reali intenzioni dell'editore e cercare una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro. Il segreterio provinciale della Cisl Francesco Falcone, intanto, esprime piena solidarietà ai giornalisti di Telemodena, a loro volta coinvolti in preoccupanti progetti di ridimensionamento della redazione e degli spazi informativi, e conferma la presenza della Cisl a fianco dei lavoratori per tentare di risolvere positivamente la vertenza. PREOCCUPAZIONE PER LE SORTI DI TELEMODENA La CGIL insieme al Sindacato lavoratori della Comunicazione CGIL esprimono profonda preoccupazione per le sorti a cui sembra destinata la storica emittente modenese Tele Modena. Le notizie di stampa apparse anche oggi, non fanno presagire nulla di buono sulla graduale dismissione delle trasmissioni d’informazione e sul ridimensionamento complessivo dell’emittente modenese da parte del nuovo editore torinese recentemente subentrato quale azionista di maggioranza. Non possono che destare sincere preoccupazioni le voci trapelate sullo smantellamento della sede e il trasferimento delle attrezzature per la messa in onda, nonché le notizie sul notevole ridimensionamento degli spazi informativi e dei notiziari e per contro la volontà di estendere anche a Tele Modena il modello di tv commerciale che già caratterizza le altre emittenti dell’editore Benasciutti (Quadrifoglio Tv di Torino e Studio Tv1 di Trevigliano BG). Si pone con urgenza il tema della salvaguardia dei posti di lavoro sia per i giornalisti della redazione – specialmente coloro che hanno contratti a tempo determinato – sia per tecnici e amministrativi per i quali si profilano trasferimenti e licenziamenti. Accanto al problema occupazionale, ci preoccupa altrettanto l’impoverimento dell’informazione modenese e il restringersi di quegli spazi di pluralismo dell’informazione che sono le condizioni e il sale della democrazia. Nell’esprimere solidarietà al direttore Alessandro Smerieri, alla redazione e ai tecnici tutti, la CGIL è intenzionata a fare tutto il possibile per salvaguardare i posti di lavoro e i diritti dei lavoratori occupati a Tele Modena. Il Sindacato di categoria SLC/CGIL chiederà un incontro urgente con l’azienda per un chiarimento sulla situazione venutasi a creare, e nel frattempo ammonisce la proprietà a non perdurare in pressioni indebite sui lavoratori, in particolare tecnici e amministrativi, per indurli alle dimissioni con la volontà di ridurre il personale in forza senza alcun confronto di tipo sindacale. Donato Pivanti Segretario generale CGIL Modena Nicola Pessolano Segretario provinciale SLC/CGIL Modena