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Osservatorio sui media 31 Mag 2006

Svanisce il monopolio del giornalismo professionale ma per rimodulare il ruolo di ''ordinatore'' servono credibilità e trasparenza – da lsdi.it

Il giornalismo professionale sta perdendo il monopolio sull' informazione giornalistica ma il ruolo di ''ordinatore'' del giornalista non svanirà - almeno fino a quando resterà il modello economico dell'editoria d' informazione.

Il giornalismo professionale sta perdendo il monopolio sull' informazione giornalistica ma il ruolo di ''ordinatore'' del giornalista non svanirà - almeno fino a quando resterà il modello economico dell'editoria d' informazione.

Lo sviluppo impetuoso dei nuovi media, consentendo a ciascun cittadino di esercitare un controllo diretto e approfondito sul flusso delle notizie e di intervenire in prima persona fino a diventare ''editore di se stesso'', sta però, progressivamente, rompendo il carattere gerarchico e unidirezionale del discorso giornalistico (da uno a molti) a favore di un rapporto ''orizzontale'' e conversativo (da molti a molti) e obbligherà sempre di più lo specifico professionale ad orientarsi verso un impegno di credibilità, di affidabilità e di trasparenza. Sono le linee emerse dall'incontro sul tema ''Tutti giornalisti? Il giornalismo professionale fra blog, aggregatori e industria dei contenuti'', organizzato dalla Federazione nazionale della stampa e da Lsdi, che si è svolto venerdì 26 maggio a Roma nel salone della Fnsi e che ha messo di fronte il mondo del giornalismo professionale, quello della cultura e della pratica digitale e quello dell' Università e della ricerca. Al dibattito hanno partecipato Paolo Serventi Longhi, Mario Morcellini, Enrico Pulcini, Massimo Mantellini, Giuseppe Granieri, Carlo Sorrentino, Marco Pratellesi e Franco Siddi. Le linee di tendenza che si vanno profilando sono ampiamente illustrate nel Rapporto ''Trends in Newsroom 2006'' - che Lsdi propone in traduzione italiana nelle sue parti essenziali. La caduta delle separazioni - e il relativo cambiamento anche del senso (e del peso) delle parole - fa intravedere, secondo Bernardo Parrella - un analista dei nuovi media che lavora negli Usa e che ha scritto per Lsdi un articolo di introduzione all' incontro - le linee di un nuovo giornalismo, in cui dovrebbero convergere mondi che finora erano rimasti separati: professionisti, dilettanti qualificati ed ex-lettori. http://www.lsdi.it/dossier/giornalismo/index.html ---------------------- IL PAVIDO MONDO DEI MEDIA Basta guardarsi in giro per capire quanto pavidi siano diventati i mezzi d'informazione in questa era di mega media e politica paranoica, dove l'ansia, indotta da pressioni di natura economica, la fa da padrona - Un articolo di Danny Schechter su Znet poposto in traduzione italiana da nuovimondimedia http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=300 ------------------ IFEX: ULTIME DAL MONDO 1- Iraq: sale a 96 il numero dei giornalisti uccisi nel conflitto 2 - Nepal: abolita la legge repressiva sui media 3 - Eletto il nuovo Consiglio dei diritti della persona dell' ONU 4 - Filippine. ucciso un altro giornalista 5 - Ucraina: un progetto dell'Unione europea per l'accesso dei cittadini alle informazioni sanitarie 6 - Diminuisce la violenza in Venezuela http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=301

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