«Finalmente, a distanza di cinque giorni dal tragico incidente di Santo Stefano di Cadore, costato la vita a tre persone, la Procura di Belluno ha deciso di convocare una conferenza stampa per fornire informazioni ai cittadini». Lo rende noto il Sindacato giornalisti Veneto con una nota apparsa sul suo sito web.
«In un Paese normale - continua il comunicato - l’opinione pubblica dovrebbe essere informata con precisione e completezza fin dal primo momento: invece da quando il legislatore ha voluto limitare la comunicazione delle procure, le notizie escono con il contagocce, anche quando di rilevante interesse pubblico, in ritardo di giorni e incomplete. E poi qualcuno se la prende con i giornalisti se, nel tentativo di garantire il diritto dei cittadini a sapere, scrivono qualche imprecisione!».
Il sindacato regionale «sin dall’entrata in vigore del decreto Cartabia, ne aveva evidenziato i rischi rispetto alla possibilità e alla necessità di esercitare il diritto dovere di cronaca, sancito dall’articolo 21 della Costituzione, cercando un dialogo costruttivo con le Procure. Che non sempre hanno risposto».
La nota si conclude con una considerazione: «Troppo facile criticare ex post i giornalisti. Consentire “un’informazione rispettosa dei fatti e corretta” significa consentire di conoscere quanto accade in maniera tempestiva e completa, sempre nell’ambito delle diverse prerogative ed esigenze».