Stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Fiera Milano Editore contro i licenziamenti e l'assenza di un piano industriale di rilancio

Le lavoratrici e i lavoratori di Fiera Milano Editore, società controllata al 100% da Fiera Milano SpA, stanno pagando con i loro posti di lavoro la cattiva gestione e la totale assenza di strategie da parte dei dirigenti, che hanno determinato una situazione difficile aggravata dalla recente drammatica crisi del mercato.

   Fino ad oggi non è stata data visibilità del futuro dell'azienda e non è stato presentato un piano industriale che non comprenda solo tagli al personale ma anche interventi atti al rilancio delle riviste e al loro risposizionamento sul mercato.
Fiera Milano SpA non ha mai chiarito la strategicità di Fiera Milano Editore all’interno del gruppo.
I recenti licenziamenti individuali di tre dipendenti della divisione Technology dimostrano la totale mancanza di volontà da parte della direzione di intraprendere strade meno devastanti e dolorose per le persone che hanno sempre contribuito con la propria professionalità e la propria serietà alla crescita delle riviste e dell'azienda.
Le lavoratrici e i lavoratori di Fiera Milano Editore dichiarano quindi l'apertura dello stato di agitazione e nell'assemblea tenutasi il 15 febbraio 2010, effettuata durante lo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali, chiedono quanto segue:
- l'immediato reintegro dei lavoratori licenziati
- la sospensione dei licenziamenti individuali
- l'apertura immediata di un tavolo di trattativa con le organizzazioni sindacali
- il rispetto del lavoro e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori
L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Fiera Milano Editore ha dato mandato alle organizzazioni sindacali di decidere modalità e tempi per l’attuazione di un pacchetto di 5 giorni di sciopero.
Rsu e Fiduciario di redazione FME
Milano, 15 febbraio 2010