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Sindacale 13 Mag 2010

Stato di agitazione dei redattori, dei poligrafici e del personale amministrativo di "Terra"

L’assemblea congiunta dei redattori, dei poligrafici e del personale amministrativo di Terra, riunitasi mercoledì 12 maggio 2010, d’intesa con l’Associazione Stampa Romana, ha deciso di rinnovare lo stato d’agitazione votato a gennaio ed esprime ancora una volta la sua profonda preoccupazione per la situazione in cui versa la testata.

L’assemblea congiunta dei redattori, dei poligrafici e del personale amministrativo di Terra, riunitasi mercoledì 12 maggio 2010, d’intesa con l’Associazione Stampa Romana, ha deciso di rinnovare lo stato d’agitazione votato a gennaio ed esprime ancora una volta la sua profonda preoccupazione per la situazione in cui versa la testata.

Da molti mesi i lavoratori dell’azienda stanno affrontando la crisi economica che coinvolge anche il nostro giornale, accettando notevoli sacrifici, professionali ed economici: alla riduzione del salario seguita alla firma del contratto di solidarietà si è infatti sommata, a partire da dicembre, la mancata regolarità nella corresponsione degli stipendi, l’ultimo dei quali è stato percepito due mesi fa.
A fronte di questo, l’azienda non ha ancora presentato ai lavoratori un quadro chiaro della sua situazione economica e delle eventuali iniziative che sono state adottate per superare la crisi. Nonostante le ripetute rassicurazioni dei nostri amministratori circa lo sblocco del finanziamento pubblico di cui il giornale usufruisce, ad oggi detto finanziamento risulta ancora bloccato, sottoposto a controlli da parte delle autorità preposte. In questa sede l’assemblea dei lavoratori esprime inoltre il proprio disappunto per la continua violazione da parte dell’azienda delle norme sindacali che impongono di informare il Comitato di redazione in merito a qualunque tipo di “mutamento e assegnazione di mansioni e qualifiche ed ogni iniziativa che riguardi l’organizzazione dei servizi ‘giornalistici’”, a norma dell’articolo 34 del Contratto nazionale di lavoro giornalistico. Questo tipo di comunicazione, infatti, è quasi sempre mancata.
Dando mandato agli organismi sindacali di muoversi in direzione della propria tutela nella difficile situazione attuale, l’assemblea dei lavoratori ha deciso di approvare all’unanimità un pacchetto di due giorni di sciopero da utilizzare eventualmente come misura estrema per protestare contro una gestione aziendale che non offre sufficienti garanzie concrete circa il futuro della testata.  

@fnsisocial

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