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Uffici Stampa 16 Ott 2009

Stato di agitazione con il blocco delle attività multimediali proclamato dai Cdr delle Agenzie Arc e Acon del Friuli Venezia Giulia contro le inadempienze della regione: la solidarietà dell'Assostampa e della Fnsi

L'Assostampa Fvg è al fianco dei colleghi dell'Agenzia Regione Cronache (Arc) e dell'Agenzia Consiglio Notizie (Acon), che ieri in assemblea hanno deliberato all'unanimità lo stato d'agitazione. Lo stato di agitazione è stato deciso dai giornalisti per «la grave inadempienza della giunta regionale» per «la mancata ratifica della preintesa di contrattazione di secondo livello (il contratto integrativo) raggiunta e sottoscritta con l'editore Regione Friuli Venezia Giulia in data 31 luglio.

L'Assostampa Fvg è al fianco dei colleghi dell'Agenzia Regione Cronache (Arc) e dell'Agenzia Consiglio Notizie (Acon), che ieri in assemblea hanno deliberato all'unanimità lo stato d'agitazione. Lo stato di agitazione è stato deciso dai giornalisti per «la grave inadempienza della giunta regionale» per «la mancata ratifica della preintesa di contrattazione di secondo livello (il contratto integrativo) raggiunta e sottoscritta con l'editore Regione Friuli Venezia Giulia in data 31 luglio.

 Il comunicato del cdr:  "La Giunta regionale non rispetta gli impegni assunti e sottoscritti, continuando in questo modo a smentire il suo operato. Nemmeno nell’odierna seduta svoltasi a Trieste, infatti, è stata ratificata la preintesa di contrattazione di secondo livello (contratto integrativo dei giornalisti) siglata ancora lo scorso 31 luglio dall’Editore Regione Friuli Venezia Giulia con il Cdr di Agenzia Regione Cronache ed il Fiduciario di Agenzia Consiglio Notizie. Da oggi, quindi, come da mandato unanime dell’Assemblea generale, si decreta il blocco immediato ed a tempo indeterminato (ovvero fino a quando non sarà autorizzata la ratifica della preintesa) delle attività multimediali (pubblicazione testi, immagini, contributi audio e video sul web ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia), il blocco dei servizi esterni ed un’attività di agenzia strettamente limitata all’orario 9-17 da lunedì a venerdì (cinque giorni alla settimana) con esclusione totale di sabati, domeniche e festivi. Questa Giunta regionale, da quando Andrea Garlatti ha preso il posto di Elio De Anna in qualità di assessore al Personale, smentisce le proprie scelte e dimentica che la preintesa ha valore di impegno assoluto in assenza di comunicazione contraria immediata e motivata alle parti in causa. Nel frattempo è sopraggiunto l’avallo della Ragioneria generale e, soprattutto, la norma di legge che garantisce la necessaria copertura finanziaria all’accordo, predisposta ed approvata proprio da questa Giunta regionale e, successivamente, approvata anche dal Consiglio regionale durante le ultime variazioni di bilancio. Ciò significa che siamo di fronte ad una grave violazione procedurale e sostanziale che denunciamo allibiti, a maggior ragione dopo il sondaggio esplorativo con annessa proposta (se così si può definire…) svolto dal direttore del Personale, Augusto Viola, per conto dell’assessore Garlatti. A fronte di una preintesa concordata dopo anni di trattative e controfirmata ufficialmente da Editore e rappresentanze sindacali con l’obiettivo, sempre affermato, di sanare una condizione di lavoro gravata dal mancato rispetto di diritti contrattuali acquisiti e da un impegno multimediale finora mai concertato, l’assessore ha ufficiosamente avanzato una proposta caratterizzata dall’azzeramento degli arretrati concordati (più di un anno), da una non ben definita indennità fissa decisamente inferiore a quella variabile parametrata alle voci contrattuali e da una serie di ulteriori rinunce rispetto al documento già firmato dall’Editore. In pratica, una vera e propria violazione delle più elementari regole di contrattazione che si voleva somministrare ai giornalisti regionali i quali, prontamente, hanno giudicato inaccettabile sotto ogni aspetto la riapertura di qualsiasi trattativa prima della ratifica operativa dell’accordo. Preso atto dell’incomprensibile atteggiamento della Giunta regionale, Cdr di Arc e Fiduciario di Acon confermano quindi le misure di protesta annunciate lunedì scorso con la proclamazione dello stato di agitazione. Misure che, teniamo a precisare, sono volte a tutelare la dignità professionale, i diritti contrattuali e la valenza istituzionale dei giornalisti coinvolti e che, al momento, volutamente non comprendono azioni ancora più significative per rispetto dell’attività di informazione che siamo chiamati a svolgere nei confronti, rispettivamente, della Presidenza della Giunta regionale e della Presidenza del Consiglio regionale.

 Il CdR di Agenzia Regione Cronache Il Fiduciario di Acon Comitato di Redazione Agenzia Regione Cronache Dario Budach, Fabio Carini, Carlo Morandini Fiduciario di Redazione Agenzia Consiglio Notizie Maria Pia Bonessi.

Il Segretario Generale Aggiunto e responsabile del Dipartimento Uffici Stampa della FNSI, Giovanni Rossi, ha dichiarato:

 

 “Esprimo pieno sostegno ai colleghi che lavorano nelle Agenzie di stampa della Regione Friuli-Venezia Giulia, costretti allo stato di agitazione per ottenere il rispetto degli impegni assunti dalla Regione stessa. Con questo atteggiamento la Regione configura un  vero e proprio comportamento anti-sindacale. Il cambio del titolare dell’assessorato regionale al personale non può giustificare un simile atteggiamento. La Fnsi è a fianco della Associazione regionale di stampa, del Comitato di redazione dell’Agenzia Regione Cronache e del fiduciario dell’Agenzia Consiglio Notizie nell’azione volta ad ottenere il rispetto degli accordi da parte dell’editore Regione.”

@fnsisocial

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