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Militari israeliani in azione nella Striscia di Gaza (Foto: ImagoEconomica via Idf Us)
Associazioni 27 Mag 2025

Stampa Romana: «Un dovere raccontare l’orrore di Gaza, tacere è una macchia»

Il Direttivo del sindacato regionale in un documento approvato all’unanimità: «L'uccisione di centinaia di giornalisti palestinesi, il divieto di ingresso nella striscia per i cronisti indipendenti sono un crimine e un attacco intollerabile all'informazione, contro i quali continueremo a far sentire la nostra voce».

«Raccontare l'orrore di Gaza, lo sterminio palestinese, i crimini contro l'umanità di esercito e governo israeliano e quelli di Hamas, garantire un dibattito equilibrato sulla tragedia in atto è un dovere per chi fa informazione; tacere, minimizzare, giustificare quello che accade o sposare le ragioni delle propagande è una macchia per un giornalista.  Tra le vittime collaterali del conflitto in atto c'è l'opinione pubblica, privata di un racconto dei fatti che parta dalla testimonianza diretta, dai luoghi: l'uccisione di centinaia di giornalisti palestinesi, il divieto di ingresso a Gaza per i cronisti indipendenti sono un crimine e un attacco intollerabile all'informazione, contro i quali Stampa Romana continuerà a far sentire la propria voce». Lo si legge in un documento approvato all’unanimità dal Direttivo dell’Associazione Stampa Romana e diffuso lunedì 26 maggio 2025.

«Il nostro sindacato – conclude il Direttivo - ha incoraggiato il confronto nella categoria su questi temi e promuoverà altre iniziative per un'informazione corretta su quello che accade in Palestina, apprezza le posizioni espresse da alcuni Cdr e convocherà un incontro con tutti i Comitati di redazione per avviare, coinvolgendo anche la Fnsi, altre mobilitazioni». (anc)

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