L'Associazione Stampa Romana chiede di lanciare subito, con la Fnsi e le altre Associazioni regionali di Stampa, «una stagione di mobilitazione per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro giornalistico, per tutelare le retribuzioni aggredite dall'inflazione di tutte le figure professionali, vecchie e nuove, dentro e fuori le redazioni, per combattere ogni forma di sfruttamento e di lavoro precario e per salvaguardare la professione giornalistica di fronte a questioni di assoluta rilevanza, come l'uso dell'intelligenza artificiale e la tutela del diritto d'autore».
È quanto si legge in un documento approvato all'unanimità dal Direttivo dell'Assostampa e pubblicato sul sito web del sindacato regionale martedì 10 ottobre 2023.
«Il rinnovo contrattuale – incalza Stampa Romana – deve invertire la rotta scelta da anni dagli editori, che a investimenti e sviluppo, hanno preferito il sistematico taglio del costo del lavoro a scapito della ricchezza e della qualità dell'offerta informativa, ricorrendo a stati di crisi spesso pretestuosi e ai prepensionamenti, aggirando le previsioni del Contratto nazionale, disapplicando unilateralmente e illegittimamente gli accordi integrativi aziendali».