Non accettano il passaggio contrattuale da dipendenti a tempo indeterminato a collaboratori e vengono licenziati. Accade anche questo nel mondo dell’editoria. Ma ciò che fa male e stupisce è che una tale azione vessatoria e ricattatoria sia stata perpetrata dalla società Nuova Radio Amicizia, braccio secolare della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo nella gestione della testata on line “Riviera 24”.
I giornalisti licenziati sono Fabrizio Tenerelli, che aveva anche il ruolo di direttore, e il collega redattore Mario Guglielmi. Nei giorni scorsi i due colleghi hanno anche scritto a Papa Francesco per metterlo a conoscenza dell’accaduto.
Lo sconcerto per un comportamento simile da parte della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo è tanto più profondo se si pensa che il licenziamento è stato comunicato ai colleghi poco dopo le parole pronunciate dal presidente della Cei, l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, in occasione dell'incontro sul tema del lavoro con i rappresentanti dei sindacati confederali del capoluogo ligure, parlando dell'ipotesi di superamento dell'articolo 18 e dello statuto dei lavoratori. Le voglio ricordare: “ Non ci sono dogmi di fede e non ci sono dogmi di nessun genere per quel che riguarda le prassi sociali. Anche questo nodo deve essere affrontato con una sola intenzione, un solo obiettivo: bisogna valutare questa questione in chiave propositiva perché qualunque decisione, qualunque modo di affrontare l’articolo 18, deve mirare a creare posti di lavoro o altrimenti non serve a niente”. Una sensibilità rivolta al mondo del lavoro quella del cardinale Bagnasco testimoniata sempre, come dimostrano le sue parole del 2009: “Il lavoro è parte speciale di quelle condizioni indispensabili che una società veramente umana deve garantire perché ognuno possa non solo sopravvivere e vivere ma ancora di più realizzare se stesso secondo il disegno di Dio”.
La domanda sorge spontanea: come si possono coniugare le parole del presidente della Cei con le azioni della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo? L’Associazione Ligure dei Giornalisti, i colleghi Tenerelli e Guglielmi, si attendono una risposta.
L’Associazione Ligure dei Giornalisti ovviamente è al fianco dei colleghi. Li aiuterà e li seguirà per far valere le loro ragioni in ogni sede. E dopo il caso di Tenerelli e Guglielmi, che peraltro lavoravano a “Riviera 24” con un contratto diverso da quello previsto per le testate on line e per quanto riguarda il direttore con un inquadramento inferiore rispetto alle sue mansioni, l’Associazione ligure dei Giornalisti chiederà agli uffici ispettivi dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti (INPGI) di intensificare le verifiche a tappeto su tutte le testate on line della Liguria, anche edite da altre Diocesi, per accertare regolarità di inquadramento e contribuzione di tutti i colleghi che lavorano in un mondo che sempre di più cerca di sottrarsi alle regole, rifugiandosi nello sterile calcolo di convenienza immediata piuttosto che puntando alla qualità dell’informazione. Genova, 13 ottobre 2014