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Giornalisti 19 Dic 2013

“Sta per scadere il divieto di incrocio Stampa-Tv Governo e Parlamento devono intervenire”

Le colleghe e i colleghi riuniti ad Assisi hanno deciso di dare vita a un Forum permanente sull’informazione. Il Forum di Assisi vuole rilanciare una nuova fase riformatrice per tutto il settore, partendo da valori condivisi, primo fra tutti la libertà: la libertà, sancita innanzitutto dall’articolo 21 della Costituzione, a cominciare dal diritto dei cittadini a essere pienamente e correttamente informati.

Le colleghe e i colleghi riuniti ad Assisi hanno deciso di dare vita a un Forum permanente sull’informazione. Il Forum di Assisi vuole rilanciare una nuova fase riformatrice per tutto il settore, partendo da valori condivisi, primo fra tutti la libertà: la libertà, sancita innanzitutto dall’articolo 21 della Costituzione, a cominciare dal diritto dei cittadini a essere pienamente e correttamente informati.

In questo senso si rende urgente recepire le indicazioni degli organismi internazionali ed europei in materia di conflitti di interessi, limiti antitrust, autonomia e indipendenza delle autorità di controllo e della Rai, diffamazione. È necessario, inoltre, che il Parlamento intervenga contro le querele temerarie e le pesanti richieste di risarcimento. Chiediamo che anche in Italia venga adottato il “Freedom of information act”.
Esprimiamo preoccupazione per l’approssimarsi della scadenza del 31 dicembre, data in cui decadrà il divieto di incrocio della proprietà tra stampa e tv. Su questi temi si rende necessaria un’azione immediata, da sviluppare con tutte le associazioni e i movimenti europei del settore.
Un altro valore imprescindibile è la solidarietà, perché la prima libertà è la libertà dal bisogno. Gran parte delle colleghe e dei colleghi sono fuori dal sistema di tutele e garanzie contrattuali, previdenziali e assistenziali.
A partire dall’applicazione della legge sull’equo compenso e dal prossimo rinnovo del contratto di lavoro giornalistico, è necessaria una riflessione sugli istituti e gli enti esistenti per assicurare diritti a coloro che oggi non ne hanno.
Una parola chiave per il presente e il futuro dell’informazione italiana è inclusione, in termini di rappresentanza di tutte le realtà del giornalismo. Includere vuol dire anche riportare al centro del sistema dell’informazione tutti i temi dimenticati, nascosti e bui: bisogna tornare a illuminare le “periferie”.
Il processo di innovazione deve coinvolgere anche gli istituti di categoria e le tradizionali forme di organizzazione, per coniugare l’attività al servizio dei colleghi con l’elaborazione di progetti.
E’ urgente una riforma profonda dell’Ordine dei Giornalisti, che contempli l’accesso unico alla professione, la riduzione del numero dei componenti il Consiglio nazionale e una definizione del giornalismo professionale.
Il Forum permanente sull’informazione di Assisi è coordinato da Roberta Balzotti, Carlo Gariboldi, Laura Viggiano, Eleonora Voltolina, Massimo Zennaro. Assisi, 15 dicembre 2013

TUTELA DEL PLURALISMO: STA PER SCADERE IL DIVIETO DI INCROCIO STAMPA-TV
GOVERNO E PARLAMENTO DEVONO INTERVENIRE

Tra meno di due settimane per i proprietari di più reti televisive sarà possibile comprare anche un quotidiano. E viceversa. Il 31 dicembre salterà, infatti, il divieto di incrocio stampa-tv. Il tutto nel silenzio generale.
E' urgente – secondo il Coordinamento del Forum permanente sull’informazione, istituito al termine della tre giorni organizzata da diverse associazioni, tra cui Art. 21, dal 13 al 15 dicembre ad Assisi - che governo e parlamento intervengano con una norma per impedire che questo avvenga: nel Paese dei conflitti di interesse e dell'assenza di seri limiti antitrust, sarebbe l'ennesimo colpo al pluralismo nel settore dei media in Italia.
Forse non tutti sanno che - a parte i grandi gruppi editoriali già esistenti negli anni Ottanta e tuttora proprietari contemporaneamente di televisioni e giornali -  i soggetti che esercitano l'attività televisiva in ambito nazionale con più di due reti  non possano acquisire partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani o partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di giornali quotidiani.
La norma, introdotta dalla legge Mammì nel lontano 1990,  è ancora necessaria nel sistema italiano dell’informazione. Non si comprende il silenzio assordante su un elemento fondante della democrazia: il pluralismo dei mezzi di comunicazione e di informazione.
Ricordiamo  che la protezione del pluralismo informativo è uno dei principi inseriti nella Carta europea dei diritti fondamentali. E proprio per questo è possibile agli stati membri mantenere una legislazione speciale in materia e un’interpretazione più restrittiva del diritto della concorrenza normalmente applicato in ambito dell’Ue. Roma, 17 dicembre 2013

Il Forum permanente sull’informazione di Assisi

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