Il Comitato Direttivo della Camera del Lavoro Metropolitana di Venezia convocato il 5 dicembre 2006 esprime il proprio sostegno e la propria solidarietà ai Giornalisti Italiani impegnati nella difficile vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di Lavoro scaduto da 646 giorni.
La CGIL di Venezia afferma la propria preoccupazione di fronte alla chiusura degli Editori nei confronti della piattaforma della FNSI che - nella propria parte fondamentale - intende aggredire il dilagante precariato, il lavoro giornalistico parasubordinato per arrivare ad un corretto mercato del lavoro passando anche per la difesa dell’ Istituto di Previdenza messo sotto scacco dagli Editori che non intendono portare avanti la riforma e la proposta di decontribuzione finalizzata al riassorbimento dei disoccupati. La CGIL di Venezia sottolinea che la mancanza del contratto e il tentativo degli editori di precarizzare la professione giornalistica sferrano un duro colpo all’autonomia e alla credibilità della categoria e – come riflesso immediato – alla autorevolezza e all’indipendenza di tutto il mondo dell’informazione. L’incertezza lavorativa nelle redazioni ricade infatti sul diritto fondamentale dei cittadini ad una informazione pluralista e corretta aprendo uno scenario dove i media sono in preda a logiche economiche e di potere. La chiusura degli Editori risulta tanto più incomprensibile a fronte della disponibilità del Sindacato Unitario dei Giornalisti ad un confronto senza pregiudiziali sulla riforma dell’editoria tanto più urgente oggi a fronte del radicale cambiamento del mercato editoriale, del nuovo posizionamento dei vari media, delle regole antitrust, delle vendite e della pubblicità. La CGIL di Venezia fa proprio l’invito alla ripresa delle trattative (interrotte dalla parte datoriale) espresso dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il quale ha affermato a chiare lettere il diritto ai giornalisti di avere finalmente un contratto e che “dovrebbe essere normale in un Paese Civile che i contratti si rinnovino alla scadenza” e sottolinea le parole del Presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti che ha parlato della vertenza come inserito in un quadro di una più vasta campagna di svuotamento dei diritti. “Oggi tocca ai giornalisti – ha detto Bertinotti – a tutti può accadere domani”. APPROVATO ALL’UNANIMITA’