Il segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, ed il segretario nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Vittorio Roidi, difendono la scelta dell'assemblea e del cdr del quotidiano «la Repubblica», che ha deciso di non essere in edicola oggi
«Sono sempre contento - ha detto Roidi - quando le redazioni riescono a intervenire sulle questioni del proprio giornale e dimostrano di avere la forza di discutere di come esce, di essere protagonisti dell'opera editoriale». «La cosa che le aziende devono capire - attacca il segretario - è che non si può passare sulle teste dei giornalisti, non si può agire senza il loro consenso». La decisione è stata presa per protestare contro l'aumento di foliazione degli ultimi giorni che, a detta del cdr del quotidiano romano, avrebbe permesso all'editore di avere più pubblicità e limitare gli effetti dei giorni di sciopero. (AGI) Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa, Paolo Serventi Longhi, comunica: “Condivido la protesta delle redazioni di molte testate, a cominciare da quelle del gruppo l’Espresso, contro i tentativi di aziende editoriali di recuperare la pubblicità persa a causa degli scioperi dei giornalisti attraverso un aumento improprio della foliazione. Si tratta di una decisione illegale che viola lo statuto dei lavoratori, la legge sulla libera concorrenza, quella sull’editoria e il contratto collettivo di lavoro giornalistico. Chiederemo incontri urgenti alle Autorità per le comunicazioni e per la concorrenza. Nei prossimi giorni riuniremo, inoltre, gli uffici legali della Fnsi e delle Associazioni regionali di stampa per attivare le necessarie iniziative in sede giudiziaria”.