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Uffici Stampa 22 Feb 2013

"Solo giornalisti nell’attività stampa e di rapporto con i media"

Che l’attività stampa e di rapporto con i media di una qualsivoglia istituzione pubblica debba essere affidata esclusivamente a giornalisti, cioè a persone iscritte nell'Albo professionale istituito presso il relativo Ordine, è purtroppo un obbligo legislativo difficile da far rispettare e che viene – paradossalmente – violato e contraddetto proprio dopo l’emanazione della legge 150/2000. Quella che nello spirito del legislatore doveva essere una norma scontata, ovvia, naturale, di raccordo con la L. 69/63 e riassuntiva della nuova realtà creatasi all’interno della P.A., si è infatti talvolta palesata per alcune istituzioni come un ostacolo da ignorare, aggirare, superare nelle più svariate forme.

Che l’attività stampa e di rapporto con i media di una qualsivoglia istituzione pubblica debba essere affidata esclusivamente a giornalisti, cioè a persone iscritte nell'Albo professionale istituito presso il relativo Ordine, è purtroppo un obbligo legislativo difficile da far rispettare e che viene – paradossalmente – violato e contraddetto proprio dopo l’emanazione della legge 150/2000. Quella che nello spirito del legislatore doveva essere una norma scontata, ovvia, naturale, di raccordo con la L. 69/63 e riassuntiva della nuova realtà creatasi all’interno della P.A., si è infatti talvolta palesata per alcune istituzioni come un ostacolo da ignorare, aggirare, superare nelle più svariate forme.

 Siamo infatti costretti a rilevare, troppo spesso, violazioni di norme e sottovalutazioni del problema davanti alle quali non possiamo tacere nella nostra qualità di organo sindacale specifico dei giornalisti impiegati negli uffici stampa. Uno fra i tanti esempi negativi purtroppo giunge proprio dal Ministero preposto alla tutela della cultura, nella sua più ampia accezione, cioè il MiBAC, con il suo corollario di Soprintendenze e uffici territoriali. Nell'ambito del più recente accordo sui nuovi profili professionali, non si fa specifica menzione – nella parte relativa alla figura del “funzionario per la promozione e comunicazione” - al fatto che chi “cura i rapporti con la stampa redigendo comunicati” deve, obbligatoriamente, essere un giornalista Per evitare abusi e sconfinamenti di ruoli e di professioni, riteniamo necessaria una chiara circolare esplicativa – da parte del ministro – in cui sia bene evidenziato che le attività tipiche di un ufficio stampa, in un qualunque organismo pubblico e dunque anche nelle Soprintendenze, organi periferici del MIBAC, debbono essere svolte, in maniera esclusiva, da soggetti iscritti all'Ordine dei Giornalisti. In questo senso chiediamo anche alla Fnsi di attivarsi.

 

@fnsisocial

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