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Vertenze 24 Giu 2008

Solidarietà dalla Fnsi e dall'Assostampa Romana ai colleghi di La7

“Il Sindacato dei giornalisti è al fianco dei colleghi di La7 che hanno scioperato in audio-video il 23 giugno contro i tagli all’informazione. Bene ha fatto il comitato di redazione ad organizzare, infatti, la protesta contro il blocco del turn over, il taglio dei contratti a termine e la chiusura di sedi prestigiose e fondamentali per una completa informazione, come quelle di Londra e di Gerusalemme.

“Il Sindacato dei giornalisti è al fianco dei colleghi di La7 che hanno scioperato in audio-video il 23 giugno contro i tagli all’informazione. Bene ha fatto il comitato di redazione ad organizzare, infatti, la protesta contro il blocco del turn over, il taglio dei contratti a termine e la chiusura di sedi prestigiose e fondamentali per una completa informazione, come quelle di Londra e di Gerusalemme.

E questo è accaduto senza che Telecomitaliamedia abbia presentato un ben che minimo piano industriale e conti economici da cui si evinca la volontà di puntare su qualità e su professionalità giornalistica. La Fnsi, il cdr e tutti i colleghi della redazione di La7 pensano che i nuovi vertici aziendali della tv Telecom abbiano in testa solo disinvestimenti con l’obiettivo di ripianare debiti che nulla hanno a che fare con l’attività di informazione. Per questi motivi la Fnsi rinnova l’invito a Telecomitaliamedia ad un incontro urgente al fine di giungere ad una composizione di una vertenza che vede, nella logica aziendale, i giornalisti come costi da tagliare per risanare i debiti dovuti ad un disinvolto ricorso a produzione esterne da parte della rete”. L’Associazione Stampa Romana esprime solidarietà ai colleghi de La7 che oggi attuano lo sciopero audio-video. “La protesta dei giornalisti dell’emittente – afferma il segretario Paolo Butturini – è non soltanto giusta, ma in qualche modo dovuta. L’atteggiamento tenuto dall’amministratore delegato Giovanni Stella, ma soprattutto le decisioni comunicate al Cdr, contrastano con una corretta prassi di relazioni sindacali e con l’interesse stesso dell’azienda. Non è con tagli a casaccio (come quello delle sedi estere annunciato dal direttore Piroso) fuori da un convincente piano industriale ed editoriale che si risolvono i problemi dell’emittente. Se la7 si è ritagliata da anni uno spazio importante nel panorama televisivo italiano, reggendo l’urto del duopolio Rai-Mediaset, lo deve in gran parte al lavoro e alla professionalità dei suoi dipendenti, giornalisti in prima fila. Disperdere questo patrimonio sarebbe non soltanto un errore strategico, ma un danno all’intero panorama dell’informazione in Italia. E’ per lo meno strano che un gruppo multimediale come TelecomItaliaMedia, non riesca a immaginare il futuro dell’emittente se non alla luce di un ridimensionamento che ne intaccherebbe, prima di tutto, il valore commerciale. L’Asr è pronta a sostenere l’iniziativa del Cdr e dei colleghi e chiede alla Fnsi di convocare al più presto un confronto con l’azienda che riguardi le strategie future e piani di sviluppo a tutela dell’occupazione e della professionalità dei giornalisti”. Roma, 24 giugno 2008 Sciopero audio video al Tg di La7: oggi le edizioni del telegiornale andranno in onda in forma ridotta e senza servizi filmati. I giornalisti protestano contro il blocco del turn over, il taglio dei contratti a termine e la chiusura delle sedi di Londra e Gerusalemme decisa dall'amministratore delegato Giovanni Stella e confermata oggi al Cdr dal direttore Piroso. In assenza del piano industriale ed editoriale di "TelecomItaliaMedia" - annunciato solo per metà agosto - e senza fornire alcun conto economico, i nuovi vertici della tv di Telecom procedono al disinvestimento sull'informazione, da sempre elemento distintivo dell'offerta di La7, per pagare i debiti milionari riversati sull'azienda dalla politica degli appalti esterni della rete. Cdr la7

@fnsisocial

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