«Solidarietà a Silvio Breci, collega giornalista, direttore della testata online Webmarte Tv, minacciato online dal padre di un giovane arrestato a Lentini perché colpito da un ordine di carcerazione in Svizzera». La esprime l'Associazione Siciliana della Stampa. «L'uomo, che dal pomeriggio di sabato 29 febbraio, ha continuato a postare messaggi rivolti al giornalista – spiega il sindacato regionale – in serata ha alzato i toni scrivendo: "Se succede qualcosa a mio figlio l'unica cosa vera che puoi scrivere è la tua carta funebre bastadduni"». L'episodio è stato immediatamente segnalato agli uomini della polizia. Breci si è limitato a riportare una notizia diffusa dagli organi inquirenti, così come hanno fatto, correttamente, tutte le testate online e televisive della provincia.
«A Silvio Breci la vicinanza di Assostampa Sicilia e della sezione siracusana del sindacato dei giornalisti – hanno sottolineato, in una nota congiunta, il segretario regionale Roberto Ginex e il segretario provinciale Prospero Dente –. Siamo certi che le forze di polizia sapranno adottare i provvedimenti del caso contro il protagonista delle minacce. Le minacce social sono, ormai, un triste e pericoloso ricorso alle intimidazioni contro i giornalisti impegnati quotidianamente e correttamente sul fronte della cronaca. Abbiamo seguito fino a tarda notte quanto stava accadendo a Lentini. Silvio Breci ha con sé l'intero sindacato; all'autore la certezza che questa categoria non si piegherà mai ad alcun tipo di minaccia».