La Fnsi (Federaziona Nazionale della Stampa Italiana) e l’Unci (Unione Nazionale Cronisti Italiani), davanti alla richiesta della Magistratura di Bari del silenzio stampa sulle indagini relative alla scomparsa dei fratellini di Gravina in Puglia, sottolineano che la sospensione del diritto – dovere di informare per i cronisti è tollerabile solo in situazioni eccezionali e per periodi di tempo molto limitati.
I giornalisti, infatti, come tutti i cittadini, hanno interesse all’affermazione della Giustizia.. Il loro compito, però, è quello di informare tempestivamente e in modo compiuto l’opinione pubblica di quanto accade. Una funzione che intendono continuare a svolgere con il senso di equilibrio e responsabilità che ha sempre contraddistinto la categoria in occasione di indagini delicate. L'Associazione della Stampa di Puglia esprime sconcerto per la decisione del magistrato inquirente di imporre il silenzio stampa sulla vicenda dei due fratellini scomparsi a Gravina in Puglia. Tale decisione lede fortemente il diritto dei cittadini, garantito dalla Costituzione, ad essere informati, anche delle attività della magistratura, e il dovere dei professionisti dell'informazione di raccontare i fatti, nel rispetto delle leggi e delle norme deontologiche poste a tutela delle persone, e dei minori in particolare. La delicatezza del caso in questione non può in alcun modo autorizzare la magistratura a rispolverare forme di divieto o censura alla libertà di stampa, seppellite dalla Costituzione repubblicana. FELICE SALVATI - Presidente Assostampa di Puglia