Siddi: “Tenere alta la bandiera della libera informazione”

Siddi: “Tenere alta la bandiera della libera informazione”

Una Giornata mondiale della libertà dell'informazione ha ancora una sua validità, anche perché nei paesi dove la civiltà occidentale ''ha fatto più strada e le libertà costituzionali sono garantite, c'è una tentazione di appropriarsi di fondamenti dell'informazione libera da parte dei poteri o dei potentati''. Lo ha affermato Franco Siddi, presidente nazionale della Fnsi, intervenendo a Firenze ai lavori del convegno celebrativo della Giornata internazionale della libertà d'informazione. ''C'è bisogno quindi -ha aggiunto Siddi- di tenere alta la bandiera della libera informazione perché, come dice Herbert Simon, o si è cittadini informati o non si è cittadini. I cittadini devono avere accesso all'informazione in modo da potersi formare liberamente le proprie opinioni. Oggi spesso c'è la tendenza a privare i cittadini di questo 'pane essenziale' e allora capita che la formazione delle volontà sia viziata all'origine''. ''Noi vogliamo togliere il vizio all'origine ed essere protagonisti come giornalisti di un processo di informazione qualificata, certamente responsabile, ma soprattuto libera e liberata da lacci e lacciuoli e da verità di parte. Vogliamo -ha proseguito Franco Siddi- riaffermare il diritto di andare oltre, di non cercare le notizie dal buco della serratura, e di poterle verificare. Vogliamo togliere le notizie perdute dalle bare che chiudono notizie vere e importanti che riguardano la nostra vita. Ecco, dobbiamo alimentare gli anticorpi per evitare questi pericoli''. A questo proposito il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, ha citato quanto sta avvenendo negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, ''dove i governi non vogliono che si facciano vedere le bare dei soldati morti in Iraq. Ma che informazione è questa?''.