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Editoria 19 Apr 2013

Siddi: serve una riforma editoriale con risorse certe Una trasformazione industriale che non dimentichi i giornalisti

"Serve una riforma di settore e servono anche delle risorse essenziali, non molte, 30 milioni per almeno 3 anni di seguito".  Il segretario della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), Franco Siddi, lo ha detto parlando dei problemi dell'editoria con i giornalisti a margine dell'Assemblea degli iscritti all'Assostampa Puglia. Risorse che accompagnino "il processo di trasformazione industriale verso la multimedialità e la crossmedialità - ha aggiunto – e aiutino il sistema a ricomporre le tessere di un mosaico che oggi è devastato: è il mosaico di un'informazione apparentemente molto ricca, disponibile in grandissima quantità ma caotica".

"Serve una riforma di settore e servono anche delle risorse essenziali, non molte, 30 milioni per almeno 3 anni di seguito".  Il segretario della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), Franco Siddi, lo ha detto parlando dei problemi dell'editoria con i giornalisti a margine dell'Assemblea degli iscritti all'Assostampa Puglia. Risorse che accompagnino "il processo di trasformazione industriale verso la multimedialità e la crossmedialità - ha aggiunto – e aiutino il sistema a ricomporre le tessere di un mosaico che oggi è devastato: è il mosaico di un'informazione apparentemente molto ricca, disponibile in grandissima quantità ma caotica".

"Oggi più di ieri c'è bisogno di giornalisti al lavoro e in condizioni degne:. Serve il contratto di lavoro - detto Siddi - per il quale abbiamo lanciato la sfida agli editori, che devono cogliere questa opportunità nel tempo della crisi come opportunità regolatrice; serve un intervento pubblico di garanzia con un fondo dell'editoria nuovo e gestito in forma indipendente, verso il pluralismo ma anche verso un'occupazione qualificata; un nuovo welfare per il settore - ha affermato- va fatto tutti insieme: giornalisti, editori, Stato. Se una sola di queste parti si sottrae è evidente che avremo un problema sul lavoro enorme, ma avremo un problema di democrazia più grave".
"Sia ben chiaro i giornali senza giornalisti non si possono fare e, quindi, i piani di ristrutturazione in corso devono avere un limite - ha concluso Siddi - ma perché i giornali possano reggere, sia i vecchi che i new media con un apparato organizzativo di professionisti all'altezza della situazione, è necessario cambiare passo". (BARI, 19 APRILE - AGI)

EDITORIA: SIDDI (FNSI), NECESSARIO GOVERNO AL PIÙ PRESTO

"È necessario che l'Italia abbia un Governo al più presto e che questo Governo, insieme a questo Parlamento, si occupino della ripresa del Paese guardando a 360°".  Lo ha detto il segretario della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), Franco Siddi, parlando con i giornalisti a margine dell'Assemblea degli iscritti all'Assostampa Puglia.
"L'informazione, l'industria del settore, vive una condizione di particolare difficoltà eppure è motore di sviluppo decisivo - ha detto Siddi - la crisi che deriva dalla recessione economica picchia sulle imprese e soprattutto sui lavoratori del settore; giornalisti, poligrafici, rivenditori, edicolanti, catene di distribuzione.
Si perdono migliaia di posti di lavoro e l'informazione dimagrisce di qualità e rischia di perdere anche senso".  "La politica politicante, la politica dei circuiti chiusi -  ha sottolineato il segretario Fnsi - fa danni dappertutto, dimentica che il Paese ha bisogno di Governo, di responsabilità, di partecipazione democratica per affrontare i problemi veri, che non sono quelli della carriera di qualcuno.
Vale anche per l'industria dell'informazione: c'è bisogno di un Governo serio e autorevole - ha concluso - che faccia le riforme anche per noi". (BARI, 19 APRILE - AGI)

EDITORIA: SIDDI (FNSI), SERVE RIFORMA SETTORE E 30 MILIONI

Per il segretario della Fnsi, Franco Siddi, all'editoria ''serve una riforma di settore e servono anche delle risorse essenziali, non molte, 30 milioni per almeno 3 anni di seguito''. Siddi ne ha parlato oggi a Bari a margine dell'Assemblea degli iscritti all'Assostampa di Puglia sottolineando la necessita di risorse che accompagnino ''il processo di trasformazione industriale verso la multimedialità e la crossmedialità, e che aiutino il sistema a ricomporre le tessere di un mosaico che oggi è devastato: il mosaico di un'informazione apparentemente  molto ricca, disponibile in grandissima quantità, ma caotica''.
''Oggi più di ieri - ha rilevato - c'è bisogno di giornalisti al lavoro e in condizioni degne: serve il contratto di lavoro per il quale abbiamo lanciato la sfida agli editori che devono cogliere questa opportunità nel tempo della crisi come opportunità regolatrice''. ''Serve - ha ribadito – un intervento pubblico di garanzia con un fondo dell'editoria nuovo e gestito in forma indipendente, verso il pluralismo ma anche verso un'occupazione qualificata''. E serve, ha aggiunto, ''un nuovo welfare per il settore, che va fatto tutti insieme: giornalisti, editori, Stato. Se una sola di queste parti si sottrae è evidente che avremo un problema sul lavoro enorme, ma avremo un problema di democrazia più grave''. ''Sia ben chiaro - ha concluso - i giornali senza giornalisti non si possono fare e, quindi, i piani di ristrutturazione in corso devono avere un limite. Ma perché i giornali possano reggere, sia i vecchi che i new media con un apparato organizzativo di professionisti all'altezza della situazione, è necessario cambiare passo''. (BARI, 19 APRILE - ANSA)

 

EDITORIA:SIDDI (FNSI),SERVE GOVERNO SERIO CHE FACCIA RIFORME

''È necessario che l'Italia abbia un governo al più presto e che questo governo, insieme a questo Parlamento, si occupino della ripresa del Paese guardando a 360 gradi''. Lo ha detto il segretario della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), Franco Siddi, parlando con i giornalisti, oggi a Bari, a margine dell'Assemblea degli iscritti all'Assostampa di Puglia. ''C'è bisogno di un governo serio e autorevole - ha sostenuto - che faccia le riforme anche per noi''.
''L'informazione, l'industria del settore - ha aggiunto - vive una condizione di particolare difficoltà eppure è motore di sviluppo decisivo. La crisi che deriva dalla recessione economica, picchia sulle imprese e soprattutto sui lavoratori del settore: giornalisti, poligrafici, rivenditori, edicolanti, catene di distribuzione''. Per Siddi ''si perdono migliaia di posti di lavoro e l'informazione dimagrisce di qualità e rischia di perdere anche senso''. ''La politica politicante, la politica dei circuiti chiusi - ha sottolineato il segretario Fnsi - fa danni dappertutto e dimentica che il Paese ha bisogno di governo, di responsabilità, di partecipazione democratica per affrontare i problemi veri, che non sono quelli della carriera di qualcuno. E questo vale anche per l'industria dell'informazione''.  (BARI, 19 APRILE - ANSA)

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