"Per quanto ne so io, e per quanto mi risulta, non ci sono denunce, che pure sul piano del diritto del lavoro sarebbero plausibili e fondate. La Fnsi non si presta a speculazioni di sorta e dice basta al teatrino. La linea di responsabilità della Fnsi è molto chiara e il sindacato risponde alla platea dei giornalisti e non al singolo collega, per quanto si tratti di un direttore bravo ed eccellente, come Mentana, che, comunque, sul piano sindacale ha steccato. Ora però non rispondo più a nessuna provocazione.
Ci sono questioni sindacali che devono essere chiarite nelle sedi giuste. La disponibilità del microfono e della telecamera non deve essere uno strumento per creare casi che sono fuori dal mondo. Anche perché se si continua così avremo il diritto per lo meno ad un diritto di replica in onda. Noi non partecipiamo a nessun rito. E penso che sia arrivato il momento di aprire una seria riflessione sulle notizie che alcuni fanno su se stessi utilizzando mezzi potenti che altri, tantomeno il sindacato, non hanno a disposizione".
TV: MENTANA, SINDACATO DICA SE DENUNCIA E' STATA BLOCCATA
''Vedo con sorpresa che le organizzazioni sindacali dei giornalisti fanno finta di non aver letto i documenti assembleari del tgla7, con la totale sconfessione della linea 'giudiziaria' provocatoriamente intrapresa dall'Associazione della Stampa Romana solo 48 ore fa''. E' quanto sottolinea Enrico Mentana, in replica alla nota con cui Fnsi e Asr hanno fatto sapere di attendere chiarimenti da parte sua dopo il ritiro delle dimissioni.
''Attendo ancora di sapere dai vertici della Federazione della Stampa - continua Mentana - se ha condiviso l'iniziativa dell'Asr di dare mandato ai legali di denunciarmi alla magistratura, e se questa scellerata azione è stata bloccata oppure no. Attendo anche di sapere perché la denuncia è stata attivata solo per me, visto che anche altre testate televisive hanno evitato di mandare in onda quello storico comunicato sindacale. Al segretario Siddi chiedo: sapeva della denuncia? L'ha avallata? Ha chiesto di bloccarla?''. (ROMA, 15 DICEMBRE - ANSA)
TV: ASR, RITIRIAMO DENUNCIA SE MENTANA ACCETTA CHIARIMENTO
''Se Mentana accetta un chiarimento con la Federazione nazionale della stampa e l'Associazione stampa romana, è evidente che l'Associazione stampa romana è pronta a non dare seguito alla denuncia'': lo spiega Paolo Butturini, segretario dell'Asr, dopo l'intervento del direttore del Tg La7 che ha chiesto di sapere se l'iniziativa giudiziaria è stata bloccata in linea con la presa di posizione dell'assemblea dei giornalisti della testata.
''Ribadiamo - spiega Butturini - che siamo in presenza di una violazione delle regole: Mentana non ha ricevuto per oltre un anno il comitato di redazione, che è la cosa più grave, e poi si è rifiutato di leggere il comunicato della Fnsi che per contratto avrebbe dovuto leggere, e questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso''. (ROMA, 15 DICEMBRE - ANSA)
FNSI-ASR: IL CASO ORA NELLA SUA GIUSTA COLLOCAZIONE
“Il rientro delle dimissioni di Enrico Mentana da direttore de La7 riporta il caso che si era aperto nella sua giusta collocazione. La Fnsi e l’Associazione Stampa Romana prendono atto di questa soluzione che ridà certezza di guida a un eccellente prodotto giornalistico televisivo. Le dimissioni non le avevano chieste né la Fnsi né l’Associazione Stampa Romana la quale invece è stata, contestata dal direttore per aver ribadito, legittimamente, con tutto il Sindacato alcuni obblighi contrattuali e doveri professionali.
Su questo punto di merito restano opinioni differenti.
E resta aperta una questione sindacale.
Il Sindacato dei giornalisti aveva già dichiarato di essere pronto a favorire una giusta composizione della vicenda nelle sedi dovute. Ora Fnsi e ASR aspettano il direttore del Tg de La 7 senza riserve ad un chiarimento, nel rispetto delle differenti funzioni e prerogative.”
MENTANA: SIDDI, SI E' SPRECATO TROPPO INCHIOSTRO SU QUESTA VICENDA
"Si è sprecato troppo inchiostro su questa vicenda, basta così. Non ci sono poteri assoluti in pericolo". Lo dice all'Agi Franco Siddi, segretario della Fnsi, intervenendo sulla vicenda Mentana, in particolare sugli ultimi sviluppi. "Prendiamo atto dell'annunciato rientro delle dimissioni di Mentana - aggiunge Siddi - che come detto già ieri era un'iperbole rispetto a un caso per il quale nessun sindacalista a nessun livello aveva chiesto la sua rinuncia all'incarico". Il segretario della Fnsi aggiunge che "nel merito delle cose dette questa mattina da Mentana (durante 'La telefonata' di Maurizio Belpietro, ndr) ci sarebbe da fare qualche osservazione, ma lo sarà a tempo debito, adesso è il caso di pensare alle cose più serie. La Fnsi conferma la sua disponibilità a un chiarimento trasparente nelle sedi giuste".
Siddi conclude rilevando che "sul merito di una vicenda risultata poi esagerata esistono differenti opinioni tra direttore e sindacati. Legittimamente". (Roma, 15 dicembre - AGI)
MENTANA: DOVEROSO IL RITIRO DELLE MIE DIMISSIONI
"Ieri sera alle 22.50 le agenzie hanno diffuso un comunicato con cui l'assemblea dei giornalisti del tg LA7 fa sapere di essere 'categoricamente contraria alla denuncia nei confronti del direttore Enrico Mentana, annunciata dall'Associazione Stampa Romana, che reputa sbagliata e che non deve essere inoltrata'. Una dissociazione così chiara fa giustizia di ogni ostilità, ed è un segno di considerazione e di affetto che sarebbe folle non raccogliere. Mi sembra doveroso quindi ritirare le dimissioni". Lo annuncia sulla sua pagina di Facebook, il direttore del Tg La7 Enrico Mentana.
"Fioccheranno le dietrologie - ha aggiunto - ma chi se ne frega: anche la maggior parte di voi mi ha consigliato di non lasciare incompiuto il lavoro a LA7. Avanti, quindi, senza più ombre". (Roma, 15 dicembre - AGI)
MENTANA: DIMISSIONI RIENTRANO SE SI RINNOVA FIDUCIA; IO NO IN RAI
"Nella notte non è tutto rientrato, ho perso una decisione forte perché c'era un problema grosso: una denuncia ed era impossibile lavorare con persone che hanno contribuito a denunciarmi. È ovvio che davanti a questo non potevo fare serenamente il mio lavoro. Ieri sera i giornalisti in assemblea hanno sconfessato l'operato dell'Associazione Stampa Romana dicendo che era una iniziativa sbagliata. Ora voglio guardare in faccia i miei giornalisti, se si rinnova il patto di fiducia rientrano le mie dimissioni. Abbiamo un progetto, lo abbiamo portato avanti e se ci sono le condizioni si va avanti. Non mi piace distruggere tutto". La Rai? "No, non ci vado e lo dico una volta per tutte". Lo ha detto Enrico Mentana, direttore del Tg di La7 intervenendo a La Telefonata di Maurizio Belpietro. Mentana, rispondendo a chi ha ipotizzato strumentalizzazioni della questione per pura pubblicità, ha detto: "le cose mi sembrano vadano già abbastanza bene senza bisogno di fare pubblicità. Mai mi sarei sognato di infilarmi in una situazione così difficile mettendo in gioco il mio posto. Se non fosse arrivata quella denuncia, un fulmine a ciel sereno: un comunicato che diceva che l'Associazione Stampa Romana d'intesa con il Cdr di La7 aveva dato incarico ad un avvocato di presentare una denuncia alla magistratura per comportamento antisindacale verso di me". E rispondendo ad una domanda sulle motivazioni che lo hanno indotto a non leggere quel comunicato, Mentana ha risposto: "Io faccio il direttore di un telegiornale e non il passacarte. Ho sempre detto che do tutte le notizie che contano e non le fesserie, gli orpelli ecc. La7 è di proprietà di Telecom Italia: non ho mai dato in questo anno e mezzo un loro comunicato, ma perché devo dare un comunicato, non importante, del Sindacato dei Giornalisti?. È più importante il Sindacato dei giornalisti del mio editore? No, sono tutti uguali, così come quelli delle altre rappresentanze". Mentana torna ancora una volta sulla questione Rai, in particolare rispondendo a chi ha letto in queste sue dimissioni una mossa per candidarsi alla guida del Tg1: "Se volessi andare al Tg1 - sottolinea - avrei bisogno di fare tutto questo can can? Ci si qualifica per il lavoro che si fa e non per i fuochi d'artificio. Io ho la perfetta caratteristica per non andare al Tg1: non voto, non amo le liturgie sindacali, non amo i contratti a termine come sono fatalmente al Tg1, non amo l'invasione dei partiti che ha la Rai. Non ci andrò e lo posso dire nella buona come nella cattiva sorte se come penso resterò al Tg de La7, ma certo non me ne andrò per stare alla Rai. Questo deve essere chiaro una volta e per sempre. In Rai sono stato al tg dal 1980 al 1989, mi ci sono fermato. Ma sono andato via più di venti anni fa e non ho intenzione di tornarci, semmai se dovessi andarmene proverei a fare come ha fatto Santoro e cioè, far decollare un prodotto giornalistico, un tg, fuori dai circuiti normali". (Roma, 15 dicembre - AGI)
MENTANA: MI DIMETTO PERCHÉ DENUNCIATO ALLA MAGISTRATURA
Il direttore del TgLa7 Enrico Mentana si è dimesso. Lo ha reso noto egli stesso dopo aver appreso la notizia di ''essere stato denunciato alla magistratura ordinaria da parte del Cdr della testata''. ''Ieri pomeriggio - ha spiegato Mentana all'Ansa - ho appreso dalle agenzie di essere stato denunciato alla magistratura ordinaria dal mio cdr.
Ho atteso 24 ore per verificare eventuali ravvedimenti, che non ci sono stati. Essendo impensabile continuare a lavorare anche solo per un giorno con chi mi ha denunciato, rassegno da subito le dimissioni dalla direzione del Tg La7''. Ieri era stato denunciato dal cdr e dall'Associazione stampa romana per comportamento antisindacale. (ROMA, 14 DICEMBRE - ANSA)
SIDDI, MENTANA ESAGERA, DA FNSI E CDR NESSUNA DENUNCIA
''Sembra una reazione iperbolica. Mi pare che siano già troppi coloro che si affannano a compiere atti di delegittimazione del sindacato e dei contratti. Qui addirittura si confondono i fatti. Né il cdr, né la Fnsi hanno mai denunciato Mentana. Il ricorso per il comportamento antisindacale possono farlo solo gli organismi territoriali dei sindacati. Al momento non so neanche se sia stato depositato il ricorso''. Lo dichiara il segretario Fnsi Franco Siddi sulle dimissioni del direttore del Tg La7 Enrico Mentana.
''Mi pare che si stia creando un caso esagerato - prosegue Siddi -, forse drogato dai valori che crea il mezzo televisivo anche sull'immagine delle persone per una vicenda che meritava di essere trattata nelle sedi giuste e secondo principi di saggezza e semplici regole di comportamento e buon senso''.
''Mentana è un eccellente direttore, forse anche un fuoriclasse in questo ruolo, ma sul resto forse qualche volta anche lui stecca - aggiunge Siddi -. Detto questo, perché si recuperi un rapporto impostato sul buon senso (non si dimentichi comunque non è un delitto chiedere la pubblicazione di un documento sindacale, ma è un atto che appartiene agli obblighi e doveri del giornalista), il sindacato anche in queste ore ha problemi più delicati di cui occuparsi delle fortune di un direttore: decine di colleghi stanno finendo cassintegrati o disoccupati per la grave crisi dell'industria dell'editoria''. (ROMA, 14 DICEMBRE - ANSA)
TV: GAD LERNER SOLIDALE CON MENTANA, DA ASR SPROPORZIONE
SI RIPRISTINI CLIMA CONFRONTO, INTERVENGA LA FNSI
''Invito l'Associazione Stampa Romana a recedere dall'annunciata denuncia di Enrico Mentana alla magistratura, atto di cui rilevo l'evidente sproporzione rispetto a una normale dialettica sindacale, quand'anche possa verificarsi un serio contenzioso. Enrico Mentana ha dato vita con il TgLa7 a un prodotto di grande valore per la libera informazione di questo paese''. E' quanto scrive sul suo blog Gad Lerner, che su La7 conduce il programma L'Infedele.
''E' dunque interesse - fa notare Lerner - non solo di La7, ma di tutti, ripristinare nel rapporto con Mentana un clima di confronto che non è certo compatibile con iniziative di tipo giudiziario. Mi auguro che anche la Federazione Nazionale della Stampa agisca positivamente in tal senso. Come ex direttore del telegiornale - conclude Lerner - impegnato da oltre dieci anni nel progetto di La7, esprimo a Enrico Mentana la mia piena solidarietà''. (ROMA, 14 DICEMBRE - ANSA)
TV: IACOPINO (ODG), INIMMAGINABILE CHE MENTANA LASCI
'MI AUGURO CHE CI SIANO GLI SPAZI PER UN CHIARIMENTO E UNA RICOMPOSIZIONE'
"Mi auguro solo che ci siano gli spazi per un chiarimento e una ricomposizione. Mentana ha dato al TgLa7 e al mondo dell'informazione una salutare frustata e sarebbe davvero inimmaginabile che ritorni nel disimpegno professionale che ha vissuto per alcuni mesi dopo la fine dalla sua esperienza a Mediaset".
Così il presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Enzo Jacopino, commenta, all'Adnkronos, le dimissioni di Enrico Mentana dalla direzione del TgLa7, all'indomani della denuncia per comportamento antisindacale da parte del suo Cdr e di Stampa Romana. (ROMA, 14 DICEMBRE - ADNKRONOS)
ASSOSTAMPA ROMANA E CDR LA7 CONTRO IL DIRETTORE
L’Associazione Stampa Romana, d’intesa con il Comitato di Redazione, ha dato mandato all’avvocato Bruno Del Vecchio di sporgere denuncia per comportamento antisindacale (articolo 28 della legge 300/1970) contro l’emittente La7 e il direttore del Tg Enrico Mentana.
L’Asr, dopo ripetuti tentativi di conciliazione, si vede costretta a questo atto per le ripetute violazioni dell’articolo 34 del Cnlg da parte della direzione del Tg de La7 che si rifiuta categoricamente di intrattenere corrette relazioni con il Comitato di Redazione.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata il rifiuto del direttore di leggere nel Tg il comunicato della Fnsi che solidarizzava con lo sciopero dei poligrafici, indetto nell’ambito della mobilitazione di Cgil-Cisl-Uil e Ugl contro la manovra del Governo Monti. Un rifiuto irricevibile e contrario a quanto previsto dagli accordi collettivi di lavoro.
“Non possiamo consentire ad alcuno – afferma il segretario dell’Asr Paolo Butturini – di contravvenire alle regole sindacali. I dati di ascolto o l’innegabile professionalità di un direttore non possono fare da schermo alla violazione delle norme che la categoria, alla quale anche Mentana appartiene, si è data per garantire la propria autonomia e la difesa dei propri diritti.
Ho personalmente e più volte richiamato il direttore del Tg de La7 a un comportamento più conciliante e al rispetto del contratto, mi dolgo che questi richiami siano caduti nel vuoto. Specialmente in questo momento difficile per il Paese e per la nostra categoria in particolare, possiamo discutere molte cose, ma non la tutela dei colleghi e i loro diritti sindacali così come sono normati nel contratto collettivo di lavoro. L’Associazione Stampa Romana resta disponibile al confronto, purchè avvenga all’interno di quelle regole, liberamente stabilite dalle parti, che garantiscono corrette relazioni industriali e professionali”. Roma, 13 dicembre 2011
GIORNALISTI: MENTANA, DO NOTIZIE, NON LEGGO COMUNICATI
''Sono rituali, che se mai hanno avuto un senso, certo non lo hanno ora. Faccio il giornalista e do notizie per i telespettatori, non leggo comunicati di altri''. Così il direttore del Tg La7, Enrico Mentana, risponde all'Associazione stampa romana e al Cdr della sua testata che hanno annunciato di averlo denunciato per comportamento antisindacale in quanto ''si è rifiutato di leggere nel Tg il comunicato della Federazione della Stampa che solidarizzava'' con lo sciopero dei poligrafici di Cgil, Cisl, Uil.
''Così come durante il tg non ho mai letto comunicati di Telecom, ovvero del mio editore, non vedo perché - aggiunge - dovrei leggere quelli dei sindacati''.
''La Federazione della Stampa non può comportarsi come quelle aziende che pretendono - conclude Mentana – la pubblicazione dei loro comunicati''. (ROMA, 13 DICEMBRE - ANSA)