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Inpgi 22 Lug 2011

Siddi: “La Corte dei Conti conferma che la manovra Inpgi non era rinviabile. Prese decisioni puntuali e giuste"

La Corte dei Conti "conferma che la manovra fatta dall'Inpgi era indifferibile". E che l'intervento dei vertici della categoria è stato "puntuale, nei tempi giusti". Quindi "nessuna preoccupazione". Lo sostiene il segretario della Fnsi, Franco Siddi, interpellato sulla relazione della Corte dei Conti sull'istituto di previdenza dei giornalisti. La magistratura contabile, spiega, "ha rilevato la correttezza e anche l'efficienza della gestione dell'Inpgi presieduto dal collega Andrea Camporese", evidenziando che nel 2010 i risultati degli investimenti "si sono consolidati con ottime performance".

La Corte dei Conti "conferma che la manovra fatta dall'Inpgi era indifferibile". E che l'intervento dei vertici della categoria è stato "puntuale, nei tempi giusti". Quindi "nessuna preoccupazione". Lo sostiene il segretario della Fnsi, Franco Siddi, interpellato sulla relazione della Corte dei Conti sull'istituto di previdenza dei giornalisti. La magistratura contabile, spiega, "ha rilevato la correttezza e anche l'efficienza della gestione dell'Inpgi presieduto dal collega Andrea Camporese", evidenziando che nel 2010 i risultati degli investimenti "si sono consolidati con ottime performance".

Quanto alle preoccupazioni sulla tenuta dei conti a partire dal 2017, la relazione "sconta una fotografia fatta al 31 dicembre 2010".
Ma, argomenta Siddi, "come noto l'Inpgi ha messo in sicurezza i conti e le pensioni dei colleghi in una prospettiva di tempo nettamente più lunga, grazie agli accordi stipulati accanto al rinnovo economico biennale sottoscritto da Fieg e Fnsi".
La manovra deliberata dall'Inpgi il 15 luglio, ricorda Siddi, "prevede l'aumento della contribuzione a carico delle imprese di 3 punti percentuali al 1 gennaio 2016, l'incremento ulteriore delle entrate per effetto dell'accresciuta dinamica salariale e un progressivo risparmio della spesa attraverso il graduale aumento dell'età pensionabile delle donne. Basti pensare che ogni punto di aumento della contribuzione vale oltre 14 mln di entrate per le casse dell'Inpgi". (ADNKRONOS) INPGI: ISTITUTO, RIFORMA INVOCATA DA CORTE CONTI E' GIÀ AVVENUTA

La manovra invocata dalla Corte dei Conti è stata già approvata il 15 luglio scorso, ed è in attesa dell'approvazione dei ministeri vigilanti. Lo puntualizza l'Inpgi, facendo riferimento all'affermazione contenuta nel comunicato diramato dalla Corte dei Conti relativo alla gestione finanziaria dell'Inpgi nel 2010, ovvero che si rende necessaria ''l'urgente approvazione di una manovra correttiva in esito alla dinamica entrate/spese''.
La riforma previdenziale, approvata all'unanimità dal Consiglio d'amministrazione dell'Inpgi, "assicura solidità ai conti dell'Istituto anche nel lungo periodo". L'aumento contributivo a carico delle aziende sarà di tre punti percentuali nell'arco di cinque anni, tra il 2012 e il 2016. L'età pensionabile delle donne sarà aumentata progressivamente a 65 anni nell'arco di dieci anni, tra il 2012 e il 2021. Gli sgravi contributivi, solo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, saranno del 60% per tre anni, con una riduzione del 12% del costo del lavoro. Si tratta di una riforma che "incide positivamente sul bilancio attuariale": ''la profonda 'gobba' previdenziale che era prevista tra il 2020 e il 2040 tende di fatto quasi a scomparire, il patrimonio dell'Istituto sarà sempre crescente e nei prossimi 50 anni non intaccheremo le riserve accantonate'', ha annunciato soddisfatto Andrea Camporese, Presidente dell'Inpgi.
''Sul piano politico-previdenziale - ha dichiarato ancora Camporese - si tratta di una riforma inevitabile. Se avessimo scelto qualsiasi altro strumento gli iscritti all'Istituto sarebbero stati ben più penalizzati invece l'Inpgi riuscirà a mantenere prestazioni di gran lunga superiori all'Inps. A questo risultato si è arrivati dopo un lungo processo decisionale, coinvolgendo il Consiglio d'amministrazione e le Parti sociali, di cui l'Inpgi è stato protagonista. E si tratta di un risultato straordinario che va oltre ogni più rosea aspettativa. Va ringraziata anche la Fieg, che ha fatto la sua parte con grande responsabilità, e la Fnsi, con cui abbiamo lavorato in modo proficuo e unitario''. (ADNKRONOS)

INPGI: CORTE CONTI, URGENTE CORREGGERE DINAMICA ENTRATE/SPESE =

È urgente una manovra correttiva dei conti dell'Inpgi, Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani ''Giovanni Amendola''. La Corte dei Conti, lo spiega nella sua relazione presentata al Parlamento, sulla gestione dell'esercizio 2010 dell'Inpgi.
''Nel 2010 i risultati economici della Gestione principale segnano, con un avanzo economico di 67,8 milioni, una netta flessione sul saldo dell'esercizio precedente pari al 27,9 per cento. Per quanto riguarda, in particolare la gestione previdenziale si fanno più concreti, nel giudizio della Corte dei conti, gli elementi di preoccupazione che si collegano, non solo al più generale andamento demografico, ma anche alla crisi in atto nel settore editoriale, con riflessi diretti sulle dinamiche del rapporto tra contributi e prestazioni e, quindi, sugli equilibri della gestione ove rapportati al medio/lungo periodo''.
''Nel 2010, infatti, aumenta la forbice tra gettito contributivo IVS (che cresce dello 0,45 per cento) e spesa per pensioni (+ 6,61 per cento), con un'incidenza quindi sempre maggiore di questi oneri sulle relative entrate. Quanto alla gestione del patrimonio mobiliare, i risultati degli investimenti finanziari consolidano (con un risultato positivo, ai valori di mercato, di 67,0 milioni), nel giudizio della Corte, la performance del 2009 pari a 44,9 milioni'', continuano i magistrati contabili.
''Resta, peraltro, la necessità per gli amministratori della Cassa della sempre attenta valutazione dei fattori di rischio connessi alle singole linee d'investimento. Quanto, infine, alla sostenibilità della gestione nel suo complesso permangono elementi seri di criticità già nel medio periodo: il più recente bilancio tecnico-attuariale acquisito all'Istituto mostra la progressiva erosione del patrimonio, che già dal 2017 non è in grado coprire la riserva legale, costituita da cinque annualità di prestazioni correnti. S'impone, quindi, l'urgente approvazione di una manovra correttiva in esito alla dinamica entrate/spese, della cui necessità, peraltro, gli stessi organi della Cassa sono ben avvertiti'', spiega la magistratura contabile.
''Quanto alla Gestione separata - attiva, peraltro, soltanto dal 1996 - non si ravvisano problemi di tenuta della gestione nel medio/lungo periodo. Il 2010 chiude con un avanzo economico di 44,3 milioni, per il contributo determinante del saldo della gestione previdenziale'', conclude la Corte dei Conti. (ADNKRONOS)

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