CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
La polemica 25 Giu 2013

Siddi: i giornalisti non si fanno chiudere in conventi di clausura Sempre testimoni di verità su fatti e personaggi pubblici

“Dalle veline delle feste galanti di Berlusconi alle veline stile Minculpop di Grillo. Quanta è curiosa e senza freni la strada di chi, a turno, si è proposto per cambiare la politica italiana! Il nuovo strillo intollerante di Beppe Grillo contro i giornalisti assume la fattezza di chi vuole per il suo movimento politico una informazione fatta di “veline” stile Minculpop. Non vuole testimoni di verità, come sono i giornalisti che osservano i fatti e i protagonisti della vita pubblica per darne conto ai cittadini.

“Dalle veline delle feste galanti di Berlusconi alle veline stile Minculpop di Grillo. Quanta è curiosa e senza freni la strada di chi, a turno, si è proposto per cambiare la politica italiana! Il nuovo strillo intollerante di Beppe Grillo contro i giornalisti assume la fattezza di chi vuole per il suo movimento politico una informazione fatta di “veline” stile Minculpop. Non vuole testimoni di verità, come sono i giornalisti che osservano i fatti e i protagonisti della vita pubblica per darne conto ai cittadini.

Pare anche, Grillo, immaginare per il Parlamento – ma forse gli basterebbe solo per il suo gruppo politico del quale soffre evidentemente anche la discussione interna se pubblica – una sorta di recinto riservato al riparo dalle contaminazioni del mondo. Ma il convento di clausura è un’altra cosa, molto seria e non si può neanche scherzare su una cosa cosi seria. Allora, Grillo, si rassegni: nel suo complesso la stampa libera continuerà a fare il suo dovere testimoniando verità. Quanto alle regole per gli spazi del Parlamento si affidi all’ordinamento e alle regole che ne presiedono il funzionamento. Non è sua materia, né vi ha alcun titolo, non avendo neanche concorso per farne parte. Se invece Beppe Grillo vuole contribuire a riflessioni importanti per migliorare la qualità dell’informazione, troverà anche da noi porte aperte e non conventi chiusi.”

 

GRILLO: CICCHITTO, SENZA GIORNALISTI È 'GRANDE FRATELLO'

''Grillo non si rende conto che attaccando i giornalisti parlamentari attacca la libertà d'informazione, umilia molti giovani precari che lottano tutti i giorni contro la crisi dell'editoria e aizza rabbia su persone che davvero non se la meritano''. Così Fabrizio Cicchitto del Pdl.
 ''Se i giornalisti parlamentari - prosegue Cicchitto – passano molto tempo a Montecitorio, è per dare ai cittadini notizie che vadano più in profondità e per avere un confronto diretto con i politici. Il che va a tutto vantaggio della libertà d'informazione. Immaginiamo solo per un istante che i giornalisti non potessero più fare il loro lavoro in Transatlantico: il mondo dell'informazione si ridurrebbe al copia e incolla dei comunicati ufficiali provenienti dai gruppi parlamentari e dalle segreterie di partito. Uno scenario da Grande Fratello. È chiaro che un'ipotesi del genere potrebbe però far piacere a Grillo, così potrebbe parlare solo lui censurando definitivamente i parlamentari 5stelle e non dovendosi più preoccupare delle gaffe dei portavoce''.
''C'è poi da sottolineare - conclude - che fra i giornalisti parlamentari ci sono anche molti precari e molti altri in contratto di solidarietà. Se li vediamo ad orari inoltrati della sera a Montecitorio è perché fanno un lavoro immane e straordinario. È vergognoso denigrarli e insultarli sulla base del niente come fa Grillo. Ai giornalisti parlamentari, e in particolare a chi subisce sulla propria pelle gli effetti della crisi dell'editoria e nonostante ciò va avanti con sacrifici e determinazione, va tutta la mia stima e la mia più profonda vicinanza''.  (ROMA, 27 GIUGNO - ANSA)

@fnsisocial

Articoli correlati