«L'Associazione siciliana della stampa esprime la propria soddisfazione per la firma della pre-intesa del contratto dei dipendenti della Regione Siciliana (CCRL 2019-21) che, tra le varie misure, riconosce finalmente la competenza e la professionalità dei giornalisti dell'Ufficio stampa e la specificità di questa attività rispetto a quella amministrativa». Lo si legge in un comunicato stampa del sindacato regionale diffuso giovedì 11 aprile 2024. «L'accordo raggiunto – prosegue la nota - è il risultato di un lungo e costruttivo dialogo, iniziato più di un anno fa, tra questa associazione e vari esponenti del governo regionale. Un percorso che ha portato all'attivazione del tavolo di contrattazione separata e alla presentazione delle proposte di Assostampa all'Aran Sicilia, oggi pienamente recepite dal Ccrl».
Il segretario regionale di Assostampa Sicilia, Giuseppe Rizzuto, ha commentato: «L'approvazione di questo contratto rappresenta un importante traguardo e un significativo passo avanti nella tutela dei diritti e delle condizioni lavorative dei giornalisti dell'ufficio stampa. Finalmente si valorizzano le competenze e la professionalità di chi quotidianamente garantisce all'amministrazione regionale e ai cittadini siciliani un'informazione accurata e di qualità. Abbiamo apprezzato l'impegno del presidente della Regione, Renato Schifani, che si è mostrato sempre molto sensibile al tema, dell'assessore alla Funzione pubblica Andrea Messina e del commissario Aran Sicilia, Accursio Gallo, con i quali abbiamo avuto in questi mesi un dialogo costruttivo, e poi di tutte le altre sigle sindacali che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato. Tutto questo però ancora non basta. Continueremo a dialogare con l'Aran, a partire dalla prossima contrattazione che sarà attivata a breve, per ottenere l'applicazione di alcuni istituti di garanzia previsti nel contratto giornalistico e che puntiamo a trasferire in questo contratto. Come Assostampa Sicilia vigileremo affinché siano garantite sempre di più condizioni lavorative e retributive adeguate a tutti i professionisti dell'informazione».