CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Sindacale 02 Ott 2006

Serventi Longhi: “La Presidenza del Consiglio chiarisca il significato degli articoli 26 e 32 della Finanziaria sul contributo all’editoria ed eventuali restrizioni”

“E’ urgente che la Presidenza del Consiglio chiarisca il senso delle misure previste dagli articoli 26 e 32 della legge finanziaria, così come sono pubblicati dai quotidiani di oggi. L’articolo 26 fa riferimento a “limiti” nell’erogazione delle risorse finanziarie in favore dell’editoria, mentre l’articolo 32 prevede che i soggetti che realizzano rassegne stampa devono corrispondere ai soli editori un compenso per le opere da cui sono tratti gli articoli dei giornali.

“E’ urgente che la Presidenza del Consiglio chiarisca il senso delle misure previste dagli articoli 26 e 32 della legge finanziaria, così come sono pubblicati dai quotidiani di oggi. L’articolo 26 fa riferimento a “limiti” nell’erogazione delle risorse finanziarie in favore dell’editoria, mentre l’articolo 32 prevede che i soggetti che realizzano rassegne stampa devono corrispondere ai soli editori un compenso per le opere da cui sono tratti gli articoli dei giornali.

Nel primo caso occorre chiarire quali soggetti e in quale misura si vedranno ridotti i contributi percepiti negli anni scorsi. Il problema è assai serio tenendo conto delle conseguenze negative per l’editoria, soprattutto per i giornali più deboli, della legge Gasparri e delle misure decise dal Governo Berlusconi e che determinano un grave squilibrio nella ripartizione delle risorse pubblicitarie. Quanto al diritto d’autore la prima parte dell’articolo prevede la corresponsione del compenso ai soli editori mentre affida ad accordi tra gli stessi editori e le associazioni delle categorie interessate, nel nostro caso i giornalisti, solo la determinazione della misura del compenso e delle modalità di riscossione. Appare singolare che l’articolo 32 non faccia riferimento al compenso per gli autori, a differenza di quanto ha più volte dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi e di quanto prevedono le normative europee. La Fnsi contrasterebbe in tutte le sedi una norma che non prevedesse una equa ripartizione dei compensi tra editori e giornalisti già nell’articolato della legge finanziaria.”

@fnsisocial

Articoli correlati