«A distanza di tre mesi dagli insulti ad una assistente arbitro, su una emittente di Agropoli, Sergio Vessicchio, giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine dei giornalisti della Campania e sospeso dal Consiglio di Disciplina, sul sito www.calciogoal.it torna alla carica con espressioni misogine, morbose e omofobiche». Lo denunciano le Commissioni Pari Oppurtunità di Fnsi e Usigrai e l'associazione Giulia Giornaliste.
«Perseverare – spiegano – è diabolico, ma è, soprattutto, gravemente offensivo, sessista, espressione di un medioevo sportivo che denigra le donne che giocano a pallone. Nel 1933 il fascismo vietò il calcio femminile, oggi Sergio Vessicchio vorrebbe altrettanto e offende, ancora con un articolo, le calciatrici e tutto il mondo del pallone al femminile, alimentando quell'odio, sulla rete, di cui le donne sono le principali vittime. Frasi pesanti che manifestano disprezzo verso il genere femminile, sottovalutazione, offesa alle persone, al loro aspetto fisico, all'orientamento sessuale. In una parola: violenza».
Cpo Fnsi, Cpo Usigrai e Giulia Giornaliste ritengono «questo comportamento inqualificabile e da sanzionare urgentemente e hanno dato mandato ai legali di predisporre un esposto all'Ordine dei giornalisti della Campania, a cui Vessicchio è iscritto, anche se sospeso, perché adotti, nei suoi confronti, e nei confronti del direttore responsabile di www.calciogoal.it, i provvedimenti disciplinari più severi. Cpo Fnsi, Cpo Usigrai e Giulia Giornaliste ritengono di non avere nulla da condividere con chi usa le parole solo per spargere odio: l'Ordine dei giornalisti è la 'casa' del buon giornalismo, dalla quale simili soggetti devono restare fuori».