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Fnsi 30 Gen 2004

Sciopero alla Star Company: L'IFJ protesta contro il PM Turco

Sciopero alla Star Company: L'IFJ protesta contro il PM Turco

Sciopero alla Star Company: L'IFJ protesta contro il PM Turco

L'International Federation of Journalists (IFJ) e l'European Federation of Journalists temendo per le condizioni dei giornalisti ed altri impiegati alla Star Company, chiedono al governo di adottare adeguati provvedimenti per permettere alla compagnia il pagamento dello stipendio degli impiegati. Secondo quanto è stato diffuso, molte dozzine di impiegati, alcune settimane fa, hanno perpetrato uno sciopero della fame, in seguito al quale molti sono stati ricoverati in ospedale. Gli impiegati hanno deciso di protestare perché da sette mesi non riescono più a ricevere regolarmente gli stipendi. Le entrate della Star Company sono state bloccate dalla Banking Regulation and Supervision Agency (BDDK). Nel 2003, le attività delle compagnie elettriche (CEAS e Kepez) e la banca (Imar Bank) possedute dalla famiglia Uzan, proprietaria della Star Company, sono state cessate per volontà del Governo. In Turchia le emittenti televisive devono versare parte dei profitti pubblicitari al Radio and Television High Council (RTUK). Tuttavia, la BDDK non ha concesso a Star TV di prelevare denaro da depositare nelle casse del RTUK. Questo pone a rischio l'attività di Star TV e a causa di tali difficoltà finanziarie la pubblicazione Star ha diminuito il numero delle pagine da 28-31 a 4, per risparmiare carta. Turkiye Gazeteciler Sendikasi, affiliato dell'IFJ in Turchia, supporta i giornalisti e gli altri dipendenti della Star Company nella loro protesta, teme tuttavia per le conseguenze che lo sciopero della fame avrà per la salute. L'IFJ ricorda al governo Turco l'importanza di difendere la libertà di stampa e chiede pertanto che vengano fornite maggiori informazioni su quanto accaduto e che si tenti di trovare una soluzione al problema degli impiegati. Se la situazione non dovesse migliorare, l'IFJ considererà quanto accaduto un atto di pressione politica sulle compagnie medianiche. Traduzione di Anja Gepponi per Informazione senza frontiere

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