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Rai 20 Ott 2005

Santoro torna a fare il giornalista Fnsi e Usigrai: “La Rai ha così l’occasione di chiudere la stagione delle censure”. Assolti Marco Travaglio e Daniele Luttazzi. La soddisfazione del Sindacato

Il vertice Rai ha davanti una sola via dignitosa da imboccare: chiudere la stagione lunga e infausta delle censure e ripristinare in modo pieno la libertà di espressione sugli schermi del servizio pubblico.

Il vertice Rai ha davanti una sola via dignitosa da imboccare: chiudere la stagione lunga e infausta delle censure e ripristinare in modo pieno la libertà di espressione sugli schermi del servizio pubblico.

La Federazione Nazionale della Stampa e l’Usigrai comunicano: Il vertice Rai ha davanti una sola via dignitosa da imboccare: chiudere la stagione lunga e infausta delle censure e ripristinare in modo pieno la libertà di espressione sugli schermi del servizio pubblico. Vale per Michele Santoro, che da oggi torna ad essere giornalista, come per le decine di giornalisti e dirigenti, attori ed autori, noti e meno noti, accantonati in questi anni perché le ragioni dell’asservimento politico aziendale prevalevano sulle valutazioni editoriali e sul gradimento del pubblico. Sarebbe letale per la Rai continuare a seguire la strada burocratico-giudiziaria indicata dal parere dell’ufficio legale. Una scelta censoria avrebbe l’immediato effetto di produrre un nuovo periodo di aspre polemiche e contestazioni contro la Rai. Il sindacato dei giornalisti non accetta che si possa infliggere questo ulteriore colpo alla credibilità del servizio pubblico. La Federazione Nazionale della Stampa e l’Usigrai comunicano: “L’assoluzione di Marco Travaglio e Daniele Luttazzi dall’accusa di aver diffamato Silvio Berlusconi nel “Satyricon” Rai del marzo 2001 è un’altra potente spinta a chiudere la stagione delle espulsioni e delle censure nel servizio pubblico. Dimostra quanto infondata e strumentale sia stata la campagna montata per restringere gli spazi di espressione. Non si tratta ora di schierare il servizio pubblico su un fronte opposto a quello nel quale è stato fatto militare negli anni scorsi: sarebbe un errore eguale e contrario. Semplicemente si deve dare il segnale che in Rai la circolazione e il confronto di idee diverse – anche scomode– torna ad essere un valore”.

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