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Fnsi 18 Ott 2004

Sant’Elia: giornalisti fuori dallo stadio. Protesta l’Assostampa Sarda. Unione Stampa Sportiva: "Cagliari calcio, basta!"

Sant’Elia: giornalisti fuori dallo stadio. Protesta l’Assostampa Sarda. Unione Stampa Sportiva: "Cagliari calcio, basta!"

Sant’Elia: giornalisti fuori dallo stadio. Protesta l’Assostampa Sarda. Unione Stampa Sportiva: "Cagliari calcio, basta!"

Cagliari 17 ottobre 2004 - L'Associazione della Stampa Sarda e la Federazione nazionale della Stampa, appreso che ai giornalisti del Giornale di Sardegna e stato vietato l'accesso allo stadio Sant'Elia in occasione della partita Cagliari-Milan, impedendo loro di svolgere compiutamente il lavoro di giornalisti, manifestano incredulità e indignazione. L'atteggiamento del presidente della società, Cellino, costituisce un attacco alla libertà di informazione, viola il diritto di cronaca e offende lo sport. L'inqualificabile episodio di Cagliari pone in discussione il ruolo di una società che ha ricevuto, con il favore del pubblico anche una costante e straordinaria attenzione da parte delle Istituzioni. L'Associazione della stampa sarda e la Federazione nazione della Stampa, mentre manifestano ai colleghi del Giornale di Sardegna la più ampia solidarietà, si impegnano ad avviare tutte le opportune iniziative a partire da quelle presso gli organismi sportivi competenti e presso le istituzioni regionali, per evitare che episodi inaccettabili come quello accaduto oggi possano ripetersi. L’Unione Stampa Sportiva (Ussi) comunica: “In occasione della partita di Cagliari – Milan, del 17 ottobre 2004, la Società Cagliari calcio,con disposizioni consegnate alle “maschere” in servizio ai vari ingressi dello stadio di Sant’Elia, ha impedito l’accesso ai giornalisti ed ai fotografi de Il Giornale di Sardegna, quotidiano edito a Cagliari. L’ingresso è stato precluso ai possessori delle tessera stampa e accrediti settimanali rilasciati dalla medesima Società e ai possessori di tessera CONI. Con questo atto gravissimo la Società Cagliari calcio ha impedito agli operatori dell’informazione di svolgere il loro lavoro, con grave nocumento professionale e a dispetto della libertà e pluralità dell’informazione, oltre che con gravi danni economici per la testata giornalistica e dipendenti tutti. Non è la prima volta che la Società Cagliari calcio assume queste decisioni per colpire “scomodi” operatori dell’informazione. E’ ora di dire basta e di intervenire energicamente per porre fine ad una intollerabile situazione. Non crediamo che possa essere impedito a dei lavoratori di svolgere la propria opera, tanto più per manifestazioni organizzate da CONI, Lega professionistica e Federazione Gioco Calcio. L’Unione Stampa Sportiva Italiana protesta energicamente contro questi comportamenti, che non trovano riscontro in nessun altro Paese del mondo. Al Comune di Cagliari, proprietario dello stadio di Sant’Elia, l’Unione Stampa Sportiva Italiana chiede di intervenire per impedire che in futuro si ripetano simili situazioni, tanto più che la convenzione che concede alla Società Cagliari calcio l’uso dello stadio S. Elia, prevede che le tribune e le sale stampe vengano gestite dall’USSI. L’USSI, con la FNSI, ha chiesto inoltre un decisivo intervento ai Presidenti della Figc, della Lega Calcio e del CONI. Il diritto di cronaca non è proprietà privata.”

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