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Editoria 19 Apr 2013

Rossi: su equo compenso gli editori fanno resistenza

Sulla definizione dell'equo compenso per i giornalisti gli editori fanno resistenza: è quanto è emerso ieri durante un convegno che si è svolto a Roma su informazione e nuove tecnologie, organizzato dall'Associazione amici giornalisti pubblicisti. ''Per stabilire la definizione di equo compenso a tabella e farlo entrare in vigore entro 6 mesi è al lavoro la commissione istituita per legge e ora presieduta dal sottosegretario all'editoria Paolo Peluffo.

Sulla definizione dell'equo compenso per i giornalisti gli editori fanno resistenza: è quanto è emerso ieri durante un convegno che si è svolto a Roma su informazione e nuove tecnologie, organizzato dall'Associazione amici giornalisti pubblicisti. ''Per stabilire la definizione di equo compenso a tabella e farlo entrare in vigore entro 6 mesi è al lavoro la commissione istituita per legge e ora presieduta dal sottosegretario all'editoria Paolo Peluffo.

Ma gli editori non hanno ancora nominato il loro rappresentante e perdono tempo con risposte pretestuose al sottosegretario. Qualora non applicassero le tabelle gli editori perderebbero i contributi pubblici'', ha osservato il presidente della Fnsi, Giovanni Rossi, in una nota. com/rf (ROMA, 19 APRILE - ASCA)

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