CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Osservatorio sui media 10 Nov 2005

Rivolta nelle periferie, la tv francese sceglie il silenzio

(Astro9colonne) - Parigi, 10 nov - Il conto quotidiano delle vetture danneggiate o bruciate in Francia non sarà più riportato dalla tv francese: le stazioni televisive hanno scelto di non parlarne troppo nel timore di “incitare alcuni spettatori ad ulteriore violenza”.

(Astro9colonne) - Parigi, 10 nov - Il conto quotidiano delle vetture danneggiate o bruciate in Francia non sarà più riportato dalla tv francese: le stazioni televisive hanno scelto di non parlarne troppo nel timore di “incitare alcuni spettatori ad ulteriore violenza”.

France 3, canale della tv pubblica, non aggiorna più il conto dei danni; altre emittenti televisive e radiofoniche seguono il suo esempio. “I media sono diventati i protagonisti della nostra vita politica e di quella di tutte le democrazie”, ha dichiarato il parlamentare Jacques Myard - deputato dell’UMP, rappresentante della delegazione francese nell’Unione europea, nonché promotore dell’iniziativa parlamentare di istituire il coprifuoco a seguito degli incidenti delle ultime settimane -, aggiungendo: “Mostrando le immagini delle vetture bruciate sappiamo di stimolare i rivoltosi, che amano vedere le conseguenze delle loro azioni in tv”. La settimana scorsa, Myard ha convocato l’Autorità francese delle comunicazioni, il CSA, per imporre una moratoria sulle emittenti, incoraggiandole a limitare l’informazione su quanto sta accadendo. L’istituzione statale non ha ancora preso iniziative in tal senso, ma i vertici delle emittenti hanno iniziato a soppesare le notizie, evitando di fornire dettagli che possano in qualche modo scatenare una “competizione” tra bande nelle differenti città. France 3 ha pertanto sospeso il conteggio delle auto bruciate e delle scuole distrutte, sebbene sul suo sito Internet i numeri continuino ad essere puntualmente aggiornati. Inoltre, alcune tv hanno deciso di moderare le informazioni per evitare incidenti ai reporter: alcuni giornalisti e cameraman sono stati feriti mentre realizzavano i loro servizi nei luoghi delle rivolte.

@fnsisocial

Articoli correlati